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Menopausa: in arrivo la prima combinazione di 2 ormoni naturali, identici a quelli prodotti dalla donna

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Menopausa, quando ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva?
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Già presente in diversi dosaggi e vie di somministrazione, sarà presto disponibile anche in Italia una nuova terapia basata sulla combinazione di 2 ormoni naturali17 beta estradiolo e progesterone micronizzato – che hanno una struttura chimica identica a quella degli ormoni prodotti fisiologicamente dal corpo della donna.

È una condizione naturale della vita femminile, un “passaggio di stato” che segna la fine del periodo fertile, una fase di grandi cambiamenti che per molte donne può rappresentare un momento stressante dal punto di vita fisico ed emotivo, contraddistinto da sintomi di varia intensità, dalle vampate di calore ai disturbi del sonno, dai cambiamenti di umore a fastidi vaginali: è l’identikit della menopausa, di cui si celebra oggi la Giornata Mondiale.

Tra i trattamenti più efficaci per aiutare la donna ad affrontare in maniera più serena questo particolare periodo della vita, c’è la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) che compensa la mancanza di ormoni, alleviando i disturbi tipici della menopausa e aiutando a prevenire il rischio di sviluppare patologie come malattie cardiovascolari, osteoporosi e sindromi metaboliche.

Già presente in diversi dosaggi e vie di somministrazione, sarà presto disponibile anche in Italia una nuova terapia basata sulla combinazione di due ormoni naturali – 17 beta estradiolo e progesterone micronizzato – che hanno una struttura chimica identica a quella degli ormoni prodotti fisiologicamente dal corpo della donna.

“In menopausa, l’esaurimento della funzione dell’ovaio comporta un’assenza degli ormoni prodotto dall’ovaio stesso che induce nella donna una serie di disturbi e accentua e velocizza il processo di invecchiamento”, dichiara il professor Angelo Cagnacci, Direttore Istituto di Clinico Ostetrica e Ginecologica IRCCS – Ospedale San Martino di Genova, Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia e Scienze Materno Infantili, Università di Genova e Presidente della Società Italiana per la Menopausa. “I disturbi sono essenzialmente le vampate di calore, i disturbi del sonno, le alterazioni del tono dell’umore, la perdita di memoria, ma anche disturbi vaginali. L’accentuazione dei processi di invecchiamento è sostanzialmente un’accentuazione dell’aterosclerosi, di perdita di massa ossea, di degenerazione cerebrale che portano poi nel lungo periodo a malattie cardiovascolari, fratture osteoporotiche o a demenze più frequenti. Più una donna è sintomatica e maggiore è la probabilità che sviluppi queste patologie che si presenteranno più frequentemente con l’invecchiamento”.

Oltre 8 donne su 10 in menopausa presenta vampate di calore[1], che creano un forte disagio quando diventano molto intense e frequenti, mentre circa il 50% lamenta sudorazione notturna associata a continui risvegli. Il sonno disturbato è un problema che affligge fino al 60%[3] delle donne con effetti negativi sul funzionamento quotidiano, sulla produttività lavorativa e sulla qualità di vita generale.

“Il problema della menopausa deve essere contestualizzato all’interno di un concetto più ampio, di valenza internazionale, quale quello della ‘longevità attiva’”, continua la professoressa Rossella Nappi, Responsabile UOSD Ostetricia e Ginecologia – Procreazione Medicalmente Assistita, Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa ad Alta Complessità, IRCCS Fondazione Policlinico S. Matteo, Università degli Studi di Pavia e Segretario Generale della Società Internazionale della Menopausa. “Con l’aumento della prospettiva di vita, le donne, infatti, trascorrono circa un terzo della loro esistenza in menopausa, in un periodo in cui ricoprono ruoli ancora particolarmente attivi nel contesto lavorativo, sociale e in famiglia. È quindi fondamentale considerare la menopausa come un momento di passaggio da una fase di vita a un’altra e la sua gestione – per quanto non sempre semplice – deve essere parte di una progettualità di salute che aggiunge non solo ‘quantità’ ma soprattutto ‘qualità’ agli anni”.

La TOS rappresenta senza dubbio un valido aiuto per contrastare in modo efficace i sintomi della menopausa e consentire alla donna di vivere appieno questa delicata fase di transizione. Grazie ai progressi della scienza medica sono disponibili diversi dosaggi per offrire terapie sempre più personalizzate e su misura.

Una novità in questo settore, in arrivo sul mercato italiano, è una terapia basata sulla combinazione di ormoni naturali, il 17 beta estradiolo e il progesterone micronizzato, indicata per i sintomi da carenza di estrogeni in donne in menopausa con utero intatto e almeno 12 mesi dalle ultime mestruazioni.

Si definiscono ormoni “naturali” perché presentano una struttura chimica identica a quella degli ormoni prodotti fisiologicamente dal corpo femminile. Si tratta quindi di un prodotto che viene incontro alle esigenze anche delle donne più reticenti e timorose nell’utilizzo di farmaci a base di ormoni.

I risultati di uno studio clinico di fase III hanno dimostrato una riduzione significativa della frequenza e della gravità dei sintomi vasomotori e dei disturbi del sonno. Inoltre, dopo 3 mesi di terapia, l’82% delle pazienti ritiene che la sua condizione sia molto o estremamente migliorata. A questi risultati di efficacia, si associa anche un buon profilo di sicurezza, in quanto il progesterone micronizzato non aumenta il rischio di carcinoma mammario e di tromboembolismo venoso.

“Il lancio di questa nuova Terapia Ormonale Sostitutiva conferma ancora una volta il nostro impegno nell’offrire alla classe medica soluzioni in grado di rispondere alle esigenze di salute e benessere femminile a 360°, dalla contraccezione alle cure per la fertilità, dai trattamenti per la menopausa alla cura e prevenzione dell’osteoporosi, accompagnando la donna nelle varie fasi della vita”, conclude Carlo Capo, General Manager di Theramex Italy.

Fonte: Pharmastar

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