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Menopausa: i benefici derivanti da alimentazione e terapie sostitutive

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Menopausa: i benefici derivanti da alimentazione e terapie sostitutive
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Questa fase della vita può influenzare in negativo la qualità della vita. I consigli per affrontarla al meglio.

La menopausa è una fase molto delicata della vita della donna, che spesso si contraddistingue per l’insorgenza di svariati disturbi che possono influenzare la qualità di vita in modo negativo. Per definizione, tra i 47 e i 53 anni di età, a causa dell’esaurimento dei follicoli che contengono la cellula uovo nell’ovaio, si assiste a uno stop della produzione di estrogeni e progesterone e a una sensibile riduzione nei livelli di testosterone e deidroepiandrosterone (DHEA-S).

A causa di questo riassetto ormonale, in circa un terzo delle donne compaiono sintomi vasomotori di intensità da moderata a severa che comprendono vampate di calore e sudorazioni notturne, ma possono anche associarsi a sintomi quali insonnia, depressione, ansia, irritabilità, confusione mentale, dolori osteoarticolari, aumento di peso. Circa la metà delle donne in menopausa sviluppa anche secchezza vaginale e calo del desiderio sessuale. A lungo andare, invece, con la menopausa aumenta il rischio di sviluppare condizioni patologiche croniche quali osteoporosi, problemi cardiovascolari e declino cognitivo.

Alimentazione e stile di vita – La menopausa è un evento naturale in tutte le donne che la affrontano in modo spontaneo, e tende a creare tanti meno problemi e a influenzare poco la qualità di vita quanto più si arriva a questo appuntamento con uno stile di vita adeguato e la giusta alimentazione. Le donne che arrivano alla menopausa mantenendosi profondamente attive vivono meglio il cambiamento perché l’attività fisica modula in positivo la sensazione di benessere, aiuta a dormire meglio, favorisce il buonumore e riduce il rischio cardiovascolare e di osteoporosi. Allo stesso modo, arrivare alla menopausa normopeso, perché una dieta varia ed equilibrata limita la tendenza all’aumento di peso e riduce il rischio di sviluppare carenze di calcio e vitamina D, elementi fondamentali per la salute ossea.

Terapia ormonale sostitutiva – Se la sintomatologia che si associa alla menopausa influenza molto negativamente la qualità di vita, se si perde letteralmente il sonno, se l’umore diventa troppo ballerino e le vampate troppe fastidiose, si può decidere di ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva. Oggi è possibile personalizzare su misura per ogni donna tale terapia e scegliere, a seconda delle esigenze, prodotti e formulazioni specifiche per ridurre i sintomi maggiormente invalidanti. Per esempio si può scegliere un trattamento volto a ridurre al minimo il rischio di perdita di massa ossea, capace di favorire l’umettamento vaginale, in grado di minimizzare i disturbi vasomotori, utile per migliorare il desiderio sessuale e così via. In ogni caso la TOS andrebbe prescritta all’inizio del periodo menopausale, calibrata su misura e rivalutata dopo 3-5 anni al fine di decidere se continuare o interrompere la terapia.

Integrazione nutrizionale – Ci sono casi nei quali la TOS è del tutto controindicata. «Succede nelle donne che sviluppano alcuni tumori prettamente ginecologici, come quello del seno e dell’endometrio, o in quelle che presentano patologie trombo-emboliche, o sono affette da altre condizioni che sconsigliano il ricorso alla TOS. In questi casi, e ogni qual volta la donna non si sente di assumere una TOS, può essere utile ricorrere all’uso di integratori alimentari, che sono moltissimi e vanno scelti anche sulla base dei sintomi e delle esigenze di ciascuna». Così Rossella Nappi, ordinario di Ostetricia e ginecologia all’Università di Pavia, Irccs Policlinico San Matteo.

Fitoestrogeni – I fitoestrogeni sono sostanze naturalmente presenti in natura, che per struttura chimica o azione ricordano gli estrogeni femminili. Tra i più studiati, gli isoflavoni della soia, i lignani abbondanti nei semi di lino e i cumestani, che si trovano principalmente nel trifoglio rosso e nei germogli. «Sono utili a controllare le vampate di calore lievi e moderate, migliorando in modo indiretto la qualità della vita – chiarisce la professoressa Nappi –. Anche il resveratrolo, presente nell’uva e nel vino rosso, è un fitoestrogeno con potere anti-età, indicato per contrastare il rischio cardiovascolare e metabolico».

Estratto di polline e pistillo – In commercio è anche disponile, sotto forma di integratore alimentare, il polline citoplasmatico purificato, che risulta costituito da tre componenti attivi. E’ un mix di polline citoplasmatico ed estratti di pistilli e vitamina E, tutti estratti da specie selezionate della famiglia delle Poaceae, che comprende soprattutto piante erbacee dotate spesso di rizomi, ma anche alberi e arbusti. Quest’integratore sembra agire positivamente su sintomi vasomotori e sui disturbi dell’umore.

Estratti di piante e sostanze funzionali«Altri estratti di piante – conclude la professoressa Nappi –, quali il tribulus terrestre, la damiana, la trigonella, la rodiola, il gingko biloba, offrono un sostegno psicofisico, migliorando il tono mentale, l’energia sessuale, il microcircolo ed il metabolismo. La melatonina è particolarmente indicata per favorire il ritmo del sonno, da sola o insieme a magnesio altamente biodisponibile, camomilla, melissa, valeriana, grffonia».

Redazione Nurse Times

Fonte: La Stampa

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