Mentre molte persone aspirano a diventare medici, Yoshiya Yamada, un medico giapponese, ha sempre avuto il desiderio di diventare infermiere
Alcuni mesi fa, il suo sogno è diventato realtà, quando si è unito ad altri 94 studenti della Samuel Merritt University (SMU).
Yamada ha esercitato la professione di medico per quasi un ventennio a Tokyo. Per 15 anni si è occupato di endoscopie gastrointestinali.
“Il mio lavoro è sempre stato diagnosticare piccoli tumori attraverso colonoscopie e rimuoverli attraverso procedure endoscopiche“.
Da quando era bambino, Yamada sapeva che avrebbe voluto aiutare le persone. Quando ha dovuto decidere quale università frequentare, fu molto scontento del fatto che il percorso per diventare Infermiere fosse riservato alle sole donne.
“Avrei voluto diventare un Infermiere in Giappone, ma questa professione era riservata alle sole femmine, non ai maschi. Perciò decisi di iscrivermi a Medicina e Chirurgia, non potendo fare diversamente”.
Fusae Abbott, Infermiere e Professore Associato presso la SMU, non è sorpreso sentendo che Yamada non sia riuscito a realizzare il sogno di diventare Infermiere.
“In Giappone, ci sono alcuni programmi universitari per chi voglia diventare Infermiere. Non si sono mai verificati altri casi di Medici che vogliano diventare Infermieri però, pertanto non esistono corsi specifici”.
Ecco perché Yamada ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti per realizzare il suo sogno di diventare Infermiere.
Ha iniziato le pratiche burocratiche in Università nel settembre 2007 e, come “special status student“, è riuscito ad iscriversi nel 2009, lavorando sui suoi prerequisiti per poter accedere al corso di laurea in Infermieristica.
Con un corso accelerato di soli 12 mesi, riservato a chi è in possesso di una laurea ad indirizzo sanitario, è riuscito a diventare Infermiere.
“È stato un corso molto intensivo, ho studiato di più in questo unico anno che durante l’intero corso di laurea in Medicina e Chirurgia”.
Ma l’estenuante periodo, non ha impedito a Yamada di realizzare il desiderio che aveva, da quando ha iniziato a lavorare nel settore sanitario.
“In qualità di medico, il mio lavoro è sempre stato quello di diagnosticare, curare e rimuovere i tumori per passare subito al paziente successivo.
Ho sempre visto gli infermieri come professionisti molto più interattivi, anche dal punto di vista sociale e più coinvolti nel settore sanitario rispetto ai medici”, afferma Yamada.
“Si è impegnato moltissimo, sia in università che in tirocinio“, racconta Joan Bard, suo docente universitario.
“Ha dovuto superare molte barriere che chiunque potrebbe immaginare per riuscire a laurearmi in Infermieristica”.
Regina Foronda, suo tutor clinico, lo descrive come uno studente incredibilmente dotato, in grado di sviluppare le abilità mentali necessarie per diventare un infermiere.
“Sono davvero entusiasta di dare il benvenuto a Yoshi nella grande famiglia degli Infermieri.
Sono certa che avrà la passione e la compassione che molti colleghi si sono ormai dimenticati“, racconta Foronda.
“Diventerà un componente fondamentale della comunità Infermieristica.”
In Giappone, Yamada ha curato pazienti affetti da patologie oncologiche e HIV.
Il Dr. Abbott concorda che il suo nuovo ruolo come Infermiere gli calzi a pennello.
“Ha un desiderio così grande di prendersi cura dei pazienti in ogni loro bisogno che non avrebbe potuto fare una scelta migliore. Sono certo che sarà una gioia per lui essere un Infermiere”.
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