Due infermiere in servizio presso il Presidio Ospedalierio di Milazzo, dopo aver effettuato il turno di notte, sono stati obbligati a continuare senza interruzione anche per il turno di mattino.
I due professionisti, operanti presso l’U.O. di Cardiologia e Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, sono stati obbligati a rimanere in turno per 17 ore consecutive, in violazione del D.Lgs n° 66/2003 – Legge 161/2014.
Lo spiacevole episodio si è verificato il 15 marzo scorso e sarebbe stato la causa del malore di uno dei due Infermieri, trasferito in Pronto Soccorso.
Il Segretario Generale Territoriale Fials Messina, Domenico La Rocca, con una nota indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, al Direttore Medico del Presidio Ospedaliero dell’Ospedale “G. Fogliani” di Milazzo ed alla Dirigente Infermieristica ha chiesto di avviare un’indagine di verifica ed accertamento dei fatti sopra esposti.
Qualora fossero accertate e confermate le violazioni e le responsabilità, sarà necessario adottare i provvedimenti previsti dalla normativa in vigore.
Domenico la Rocca dichiara: “Da quanto appreso, sembrerebbe che il turno mattutino fosse già carente in quanto erano previsti due soli infermieri per far fronte alle necessità assistenziali della Cardiologia con 12 posti letto e dell’ Unità di Terapia Intensiva Cardiologica con 8 posti letto.
Tale condizione ha fatto sì che il medico presente in guardia notturna, precettasse la permanenza al lavoro delle due unità infermieristiche smontanti dal turno notturno fino all’arrivo dei Responsabili della U.O. (previsto per le ore 8,00 circa).
Durante la mattinata, sembrerebbe che i responsabili della U.O. siano rimasti inerti ed in violazione delle norme citate in oggetto hanno permesso che le due Infermiere proseguissero la loro attività oltre il limite orario consentito (ore 12 e 50 minuti la durata massima eccezionale).
Alle ore 12,00 (dopo circa 15 ore consecutive di lavoro) una delle due Infermiere precettate, come era facilmente prevedibile (fortunatamente senza aver prima arrecato pregiudizio alla salute dei pazienti ricoverati), avverte malessere tale da dover ricorrere alle cure dei Sanitari del Pronto Soccorso.
Mentre l’altra unità infermieristica avrebbe completato il turno mattutino fino alle ore 14,00 (per un totale di 17 ore consecutive in violazione del D.lgs n° 66/2003 – Legge 161/2014“.
Prosegue ancora: “Auspichiamo che simili episodi, che comportano gravi rischi per la salute psicofisica dei dipendenti e la sicurezza dei pazienti, non continuino a ripetersi per questo abbiamo chiesto di ricevere copia di tutti i turni di servizio del personale Infermieristico per verificare se nel tempo si siano verificati altri episodi.
Inoltre ci siamo riservati di interessare gli organi competenti per la tutela dei lavoratori in attesa di conoscere l’esito delle verifiche e degli accertamenti, che se confermeranno i fatti accaduti, potrebbero far emergere le gravi responsabilità da parte di chi ha il dovere di gestire ed organizzare le risorse ed i servizi nel rispetto delle leggi, dei contratti di lavoro e della sicurezza dei pazienti”.
Simone Gussoni
Fonti: www.strettoweb.com
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