“Ora non ci sono più scuse: pubblichiamo subito il cronoprogramma”, ha detto il presidente della Federazione.
“Ora non ci sono più scuse: consentiamo ai giovani colleghi medici di iscriversi alle scuole di specializzazione e completare così il loro percorso”. Questo il nuovo appello rivolto al ministero dell’Università e ricerca da Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, a seguito della pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, attesa per poter sbloccare l’assegnazione delle sedi. I giudici di Palazzo Spada hanno accolto il ricorso del Mur avverso una sentenza del Tar Lazio sul concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione.
Al centro del contendere, una domanda posta in maniera quantomeno ambigua e la conseguente decisione del Mur di assegnare a tutte le risposte uguale punteggio. “Finalmente si potrà sbloccare questa situazione kafkiana, che da settembre ta tenendo in sospeso le vite, professionali e personali, di migliaia di giovani medici – conclude Anelli –. Invitiamo il Mur a pubblicare subito il nuovo cronoprogramma e a procedere, nei termini, con l’assegnazione delle sedi”.
Il concorso per l’anno 2019/2020 ha vissuto una serie di corsa a ostacoli: prima la prova rimandata di due mesi per l’emergenza Covid; poi il blocco della graduatoria (che avrebbe dovuto essere pubblicata il 5 ottobre, per arrivare il 13 all’assegnazione) a causa dei numerosi ricorsi; ancora, la pubblicazione, il 26 ottobre, della graduatoria provvisoria, con il differimento delle successive fasi relative alla scelta di tipologia e sede, e all’assegnazione dei candidati alle tipologie prescelte, secondo un cronoprogramma pubblicato il 9 novembre e aggiornato, alla luce dell’esito dei diversi contenziosi, il 30 novembre.
Entro il 1° dicembre i candidati avrebbero dovuto comunicare la propria scelta, per dar modo al Mur di assegnare i candidati alle scuole il 3 dicembre. Ma, la sera del 3 dicembre il Mur comunicava l’ennesimo slittamento, nell’attesa, appunto, della sentenza pubblicata del Consiglio di Stato. E dava tempo tre giorni ai candidati per riformulare le proprie preferenze.
Redazione Nurse Times
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