Dopo il ponte del 25 aprile, il premier Draghi convocherà sia la Cabina di regia che il Consiglio dei ministri per varare il decreto con le nuove normative.
L’ultima parola spetta alla Cabina di regia, che a breve deciderà in merito all’eventuale proroga dell’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, che in teoria dovrebbe scadere il 30 aprile. Una proroga molto probabile, almeno in determinati contesti. Secondo gli esperti, infatti, non sussisterebbero ancora le condizioni per abbandonare del tutto un dispositivo di protezione individuale entrato a far parte della nostra vita quotidiana da due anni a questa parte.
La prossima settimana il Governo si riunirà per decidere cosa fare, ma già da qualche giorno il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha manifestato la sua idea, condivisa anche dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, ribadendo che “oggi le mascherine sono un presidio fondamentale”. E aggiungendo: “In questo momento raccomando di usarle quando ci sono rischi, perché la circolazione virale è ancora molto alta”.
Una posizione su cui concorda anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che sottolinea l’opportunità di mantenere la mascherina in alcuni luoghi. Come a bordo dei mezzi pubblici, dove “ci può essere una concentrazione di persone”. Ne aspremo di più dopo il ponte del 25 aprile, quando il premier Mario Draghi convocherà sia la Cabina di regia che il Consiglio dei ministri, con l’obiettivo di varare il nuovo decreto con le normative. Di seguito le decisioni che saranno probabilmente assunte.
Mezzi di trasporto – A bordo di bus, metropolitane e tram resterà l’obbligo di indossare la mascherina di tipo Ffp2. Stessa regola, probabilmente, anche per salire a bordo di aerei, treni e navi.
Teatri, sale da concerto e cinema – Secondo il ministro Franceschini gli spettatori che si recano a teatro o al cinema si sentono maggiormente sicuri se tutti i presenti accanto a loro indossano la mascherina. Il ministro della Cultura opterà quindi per mantenere l’obbligo almeno fino all’inizio dell’estate. Ancora non è stato deciso se per entrare in questi luoghi basterà utilizzare la mascherina chirurgica o quella di maggiore protezione.
Bar e ristoranti – Per favorire la ripresa economica e anche il turismo, nel settore della ristorazione l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso dovrebbe decadere dal 1° maggio.
Stadi e palazzetti – Per quanto riguarda gli stadi, che sono luoghi all’aperto, dovrebbe cadere l’obbligo di usare la mascherina, mentre per i palazzetti dello sport, solitamente al chiuso, la normativa potrebbe rimanere.
Luoghi di lavoro – Fino a giugno il Governo potrebbe decidere di mantenere l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi di lavoro al chiuso e negli uffici pubblici dove c’è il rischio di assembramenti, è più difficile mantenere il distanziamento, e c’è maggiore contatto tra lavoratori e cittadini. In questo caso dovrebbe però bastare la chirurgica. Per quanto concerne invece i privati, dal 1° maggio ogni azienda potrebbe decidere in autonomia se mantenere l’obbligo.
Redazione Nurse Times
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