L’onorevole Giannone ha sottoposto all’attenzione della Camera la cattiva gestione degli appalti pubblici da parte dell’Asl.
La cattiva gestione degli appalti pubblici da parte di due funzionari della Asl Lecce approda in Parlamento. Veronica Giannone, deputata del Movimento 5 Stelle, ha infatti portato all’attenzione della Camera le attività dell’Area Gestione Tecnica della stessa Asl in merito al nuovo Poliambulatorio di Martano, non consegnato nei tempi previsti (dicembre 2018), con conseguente perdita di parte del finanziamento europeo (circa 400mila euro).
Di qui l’esposto all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) per segnalare la malagestione dei contributi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e altre anomalie riscontrate, anche nell’agibilità di una struttura pubblica deputata alla cura dei cittadini. Nello studio dei documenti, Giannone ha lavorato fianco a fianco con Luigina Quarta, ingegnere componente della Commissione per la legalità, nominata dall’ex direttrice generale dell’Asl, Silvana Melli, e revocata da Ottavio Narracci, subentrato a Melli e poi arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Potenza.
“Nel settembre 2018 – ha affermato Giannone – la Procura di Lecce ha notificato, grazie all’indagine partita da quell’esposto, un avviso di garanzia all’ingegner Pisanello e all’ingegner Leo per la gestione dei fondi Fesr. A gennaio 2019 l’Autorità nazionale anticorruzione mi ha scritto, informandomi che sarebbe stato avviato un processo istruttorio nei confronti della stazione appaltante Asl Lecce per la verifica della sussistenza dei possibili profili di anomalia e criticità, nelle tempistiche di realizzazione dell’opera e nell’agibilità della struttura, attualmente adibita a Poliambulatorio”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.sanitasalento.net
Lascia un commento