Le risorse stanziate per il momento dal disegno di legge di bilancio 2021 non bastano ai dipendenti della sanità che vogliono poter giocare fino in fondo la propria parte a sostegno della loro valorizzazione professionale con l’allineamento allo stato giuridico, normativo ed economico della dirigenza medica e sanitaria, ma per farlo hanno bisogno di fondi.
Sarà sciopero generale il prossimo 4 dicembre contro il governo che ha inteso riconoscere solo ai medici aumenti economici dal 1° gennaio 2021 discriminando gli infermieri e tutte le altre 21 professioni sanitarie, gli assistenti sociali ed OSS, come tutti gli altri dipendenti della sanità pubblica.
Questa la dichiarazione del Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, che incalza, non può il Governo premiare i medici con oltre 300 euro mensili dal 1° gennaio 2021, messi sul piatto della manovra come rifinanziamento dell’indennità di esclusività e accontentare gli infermieri con un’indennità che non arriva ai 2 euro giornalieri e da corrispondere successivamente alla stipula del nuovo contratto nazionale di lavoro (tra uno o due anni).
Risorse assolutamente insufficienti, secondo il segretario della FIALS, che non permettono la valorizzazione professionale ed economica degli infermieri – definiti eroi a marzo ed ora dimenticati – che attendono da anni con le altre professioni sanitarie il rapporto di esclusività come la dirigenza medica e sanitaria,
Necessita, che nella legge di bilancio vengano stanziate ulteriori risorse economiche per le indennità specifiche agli infermieri, come a tutte le professioni sanitarie e assistenti sociali con un avvicinamento all’indennità specifica riconosciuta ai medici di oltre 600euro mensili.
Come si esige uno stanziamento di ulteriori risorse economiche per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto sanità triennio 2019-2021 ed apertura del confronto con Regioni ed ARAN, da concludere nella prima metà del 2021, per valorizzare tutti i dipendenti della sanità.
Il capo dello Stato con tanta saggezza ha espresso “riconoscenza per l’impegno generoso ed instancabile di tanti medici, infermieri e addetti alle varie funzioni della sanità: la considerazione nei loro confronti è massima, come lo è stata nel corso della prima fase dell’epidemia”. Ne prenda atto il Presidente del Consiglio Conte e agisca di conseguenza senza discriminazioni modificando la legge di bilancio.
Le condizioni oggi ci sono tutte per valorizzare le competenze professionali e non bisogna nemmeno sprecare l’occasione legata anche alle risorse del Recovery Fund.
Con forte determinazione la FIALS, conclude Carbone, ha proclamato lo sciopero di 24 ore contro l’insensibilità e l’arroganza di questo governo, certi dei riflessi e ricadute sui pazienti proprio in questi momenti di pandemia ma non mancherà la responsabilità ad assicurare i livelli minimi assistenziali.
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