Home Infermieri Manca personale all’ASST Lariana, arrivano gli infermieri della cooperativa in sala operatoria fino a dicembre
InfermieriNT News

Manca personale all’ASST Lariana, arrivano gli infermieri della cooperativa in sala operatoria fino a dicembre

Condividi
ASST Lariana, arrivano gli infermieri della cooperativa in sala operatoria fino a dicembre
Condividi

I vertici dell’Asst Lariana sono corsi ai ripari per sopperire la carenza di personale in servizio presso le sale operatorie dell’Ospedale Sant’Anna.

La fornitura di infermieri e operatori socio-sanitari per il blocco operatorio di San Fermo della Battaglia sarà affidata ad una cooperativa.

Il piano, presentato le scorse settimane, entrerà in vigore a partire dal 1º settembre 2018.

I professionisti forniranno le loro prestazioni a tempo determinato: la fornitura di personale infatti cesserà il 31 dicembre 2018.

Secondo i dirigenti ospedalieri, ciò garantirà la possibilità di aumentare il numero di interventi chirurgici, come se un qualsiasi professionista arruolato tramite cooperativa fosse immediatamente operativo al 100% dopo essere stato immesso in una realtà mia vista prima.

Ma il punto principale, per l’Asst Lariana non sembrerebbe sicuramente la qualità dei servizi: è stata infatti registrata una diminuzione di operazioni registrate nel primo trimestre di quest’anno rispetto al medesimo periodo del 2017.

Obiettivo del progetto sarebbe dunque incrementare l’attività chirurgica esternalizzando alcune attività e destinando il personale così recuperato al potenziamento del blocco operatorio.

Si tratterebbe di una soluzione temporanea, in attesa che entri in servizio il personale infermieristico in corso di sostituzione o addestramento.

L’azienda, ufficialmente, nel blocco operatorio di San Fermo dispone di 59 infermieri contro i 67 che servirebbero e 24 operatori socio-sanitari contro i 26 previsti dal pieno organico.

L’Asst Lariana intende affidare a cooperative esterne una seduta di chirurgia a bassa intensità (ambulatoriale) e le attività di recovery room: in tal modo, si recupererebbe il personale necessario a potenziare l’attività chirurgica, aumentandola di una dozzina di sedute alla settimana.

Simone Gussoni

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
CittadinoNT NewsPrevenzioneRegionaliVeneto

ICAR 2025, da Padova prosegue l’impegno contro l’Hiv

Lo scenario è chiaro, ora serve un’azione decisa: è questo l’appello che...

CittadinoNT NewsSalute Mentale

Lavorare troppo cambia la struttura del cervello: lo studio

Lavorare troppo cambia il cervello: parola di scienziati. Un nuovo studio mette in...

NT NewsPugliaRegionali

Maculopatia, al Miulli di Acquaviva (Bari) debutta l’innovativo microscopio 3D

L’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari) si conferma...