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Mamme e autisti dei bus in rivolta contro la chiusura delle scuole a Napoli

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Mamme e autisti dei bus in rivolta contro la chiusura delle scuole a Napoli
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha deciso di chiudere le scuole fino al 30 ottobre. Tale ordinanza restrittiva non è piaciuta alle mamme e ai conducenti degli scuolabus che hanno manifestato contro la chiusura a Napoli.

Ma De Luca non demorde e infoma che si potrebbe pensare al “blocco della mobilità” notturno. Aggiorna, poi, il conteggio dei nuovi positivi, schizzato ormai oltre 1.200 casi con oltre 14mila tamponi. 

“Probabilmente prenderemo decisioni di blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche nei prossimi giorni”, ha annunciato De Luca. “Faremo un confronto con il ministero dell’Interno e le forze di polizia perché se prendiamo questa misura occorre che ci siano i controlli e sanzioni rigorose. Quando discutiamo di blocco delle epidemie, chi diffonde l’epidemia anche non usando la mascherina deve essere considerato uno che compie un reato vero e proprio in flagranza, con tutto quello che consegue”.

“Oggi è il giorno più buio per la scuola”, si legge su un manifesto esposto durante il sit-in al quale hanno partecipato diversi bambini per protestare contro la chiusura.

“Nell’ordinanza abbiamo preso misure rigorose, difficili da prendere. Quando prendiamo queste decisioni, nessuno pensi che sono decisioni che si prendono a cuor leggero. Ci pensiamo non una, ma cento volte”, ha specificato De Luca. “Abbiamo fatto in dettaglio tutte le valutazioni possibili e immaginabili, col massimo di senso di responsabilità possibile. Quando prendiamo una decisione la prendiamo dopo aver riflettuto, parlato, confrontato le diverse ipotesi con tutte le persone responsabili. È nostro dovere farlo oggi, non tra 20 giorni”.

Fonte: ilfattoquotidiano.it

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