“Il problema è evitare che le persone non si presentino a fare il vaccino dopo che hanno fatto una prenotazione” dice il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
“La responsabilità è di chi ha preso un appuntamento e di chi ha dato volontariamente l’adesione a fare il vaccino, senza poi presentarsi. L’importante, allora, è avvisare che per qualsiasi motivo non si andrà piùa fare quel vaccino, questo per evitare di disperdere e di sprecare dosi” argomenta Magi, interpellato dall’agenzia Dire in merito ai ‘furbetti da corsia’.
“Dopo sei ore il vaccino deperisce e non è più utilizzabile – ha proseguito Magi – ed è un vero peccato sprecare dosi. Più che lanciare un messaggio ai colleghi, allora, mi rivolgo a chi ha cambiato idea o a chi, per qualsiasi motivo, è impossibilitato a presentarsi all’appuntamento: avvisate“.
Molto importante, per Magi, “responsabilizzare tutti quelli che hanno deciso di non sottoporsi più al vaccino, in modo tale da attivare la graduatoria in tempi utili”.
- “Portatelo al Policlinico o sparo!”: minacce di un infermiere ai colleghi del 118. Opi Napoli annuncia provvedimenti
- Svolta nella medicina: arriva il sangue artificiale che può salvare milioni di vite
- Il 25% del tempo degli infermieri sprecato in attività delegabili: lo studio che scuote gli ospedali
- Lazio, 9 milioni ai medici del pronto soccorso: gli infermieri esclusi, monta la protesta
- Strage di Bologna (2 agosto 1980), così nacque il 118. L’intuizione dell’infermiere-pioniere Marco Vigna
Lascia un commento