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Luce blu dei telefonini, quanto sono utili la modalità Night Shift e la “Protezione occhi”?

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Luce blu dei telefonini, quanto sono utili la modalità Night Shift e la "Protezione occhi"?
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Nell’era digitale siamo costantemente esposti alla luce blu emessa dai nostri dispositivi elettronici. Questa esposizione può avere effetti negativi sulla nostra salute, in particolare sulla salute degli occhi. Fortunatamente esistono funzioni come la modalità Night Shift (iOs) o la “Protezione occhi” (Android), che possono aiutare a mitigare questi effetti.

La luce blu dei telefonini: danni, cause ed effetti sull’uomo

La luce blu è una componente della luce visibile ed è caratterizzata da una lunghezza d’onda compresa tra 380 e 500 nanometri. Sebbene sia una forma di luce a cui siamo naturalmente esposti durante il giorno, l’esposizione alla luce blu artificiale emessa dai dispositivi elettronici può essere dannosa, in quanto può influenzare il nostro organismo in vari modi:

  1. Inibizione della melatonina – La luce blu può inibire la produzione di melatonina, un ormone che regola il nostro ciclo sonno-veglia. Normalmente, la nostra ghiandola pineale inizia a produrre melatonina nelle ore serali, preparando il nostro corpo per il riposo. Tuttavia, l’esposizione alla luce blu può ritardare questo processo, rendendo più difficile addormentarsi.
  2. Disturbo del ritmo circadiano – Il nostro ritmo circadiano, o orologio biologico interno, può essere disturbato dall’esposizione alla luce blu1. Questo ritmo regola i nostri cicli di sonno e veglia. L’esposizione alla luce blu durante la notte può confondere il nostro ritmo circadiano, facendoci sentire meno stanchi durante il giorno e più svegli di notte.
  3. Effetti a lungo termine – L’esposizione costante alla luce blu prima di dormire può avere conseguenze a lungo termine sulla nostra salute. Alcuni studi suggeriscono una correlazione tra l’uso prolungato di dispositivi elettronici la sera e il rischio di disturbi del sonno a lungo termine, come l’insonnia. L’esposizione prolungata alla luce blu può portare alla formazione di molecole chimiche tossiche per la retina, aumentando il rischio di maculopatia degenerativa senile.

La modalità Night Shift e la “Protezione occhi”

Per combattere gli effetti negativi della luce blu molti dispositivi offrono funzioni come la modalità Night Shift o la “Protezione occhi”. Queste funzioni regolano i colori del display sulle gradazioni più calde dello spettro, riducendo così l’affaticamento.

Un recente studio di BYU, pubblicato su Sleep Health dal professor Chad Jensen e dal suo team di ricercatori del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center ha esaminato l’efficacia della modalità notturna (Night Shift) introdotta da Apple. Hanno testato 167 adulti divisi in tre categorie: quelli che usano il telefono di notte con Night Shift, quelli che lo usano senza Night Shift e quelli che non usano il telefono prima di andare a letto. I risultati hanno mostrato che non c’erano differenze significative fra i tre gruppi.

Uno studio condotto invece dall’Università di Manchester suggerisce addirittura che la modalità notturna potrebbe avere un effetto opposto a quello che ci aspettiamo. Secondo lo studio, infatti, la luce blu potrebbe effettivamente rilassarci più della luce gialla, potenzialmente peggiorando i nostri sogni.

Questi lavori suggeriscono che la modalità notturna potrebbe non essere efficace come si pensava inizialmente. Pertanto è importante notare che, mentre queste funzioni possono aiutare a ridurre l’esposizione alla luce blu, non eliminano completamente il problema. È allora importante limitare l’uso dei dispositivi elettronici, soprattutto prima di dormire.

In conclusione, sebbene queste radiazioni luminose possano avere effetti negativi sulla nostra salute, esistono strumenti e strategie che possiamo utilizzare per proteggerci: la prevenzione è la chiave per mantenere i nostri occhi sani nell’era digitale.

Redazione Nurse Times

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