Sovrastimati i casi di positivi sintomatici. Dal ministro della Salute un invito a evitare “polemiche senza senso”.
“La relazione dell’Istituto Superiore di Sanità è chiarissima. La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt, e questo ha consentito una nuova classificazione. Senza l’ammissione di questo errore, non sarebbe stato possibile riportare la regione in zona arancione. Questa è la semplice verità. Il resto sono polemiche senza senso che non fanno bene a nessuno, soprattutto a chi le fa”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, sull’assegnazione per errore della zona rossa alla Lombardia.
In base ai nuovi numeri, sarebbero stati sovrastimati i casi di positivi sintomatici. Più nello specifico, sarebbe diminuito il “numero totale dei soggetti positivi con data inizio sintomi o assenza di informazione” (da 419.362 a 414.487) e aumentato quello dei positivi “con data inizio sintomi dichiarato stato asintomatico o evidenza di guarigione/decesso, senza indicazione di stato sintomatico precedente” (da 234.070 a 246.8549). Conclusione? Con questa revisione l’indice Rt è passato da 1,4 a un valore medio di 0,88.
Redazione Nurse Times
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