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L’Italia guarda all’Europa?…ne siamo sicuri? Soprattutto quando si parla di lavoro e infermieri?

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L’Italia guarda all’Europa?…ne siamo sicuri? Soprattutto quando si parla di lavoro e infermieri?

Se ne parla poco, ma è evidente che uno dei problemi che affliggono il nostro paese.

La ”qualità del lavoro e dei diritti” nel comparto sanitario che sovente non è adeguato rispetto all’importanza vitale, che la gestione della cosa pubblica riveste per il buon funzionamento di un Paese.

In Italia si può essere assunti nelle P.A., con un regolare concorso pubblico o, paradossalmente, attraverso società di intermediazione che ricevono in appalto i servizi, utilizzando norme  discutibili e senza alcuna garanzia economica.

Negli altri paesi Europei cosa succede?

Personalmente non sono contraria all’Europa, ma, perché guardiamo verso l’Europa quando esistono proposte sfavorevoli agli italiani?

Tempo fa ho conosciuto, attraverso il social Facebook, una collega italiana, che è partita con la sua famiglia, per andare a lavorare nelle Canarie.

Abbiamo avuto uno scambio di opinioni ed informazioni, e la collega gentilmente ha risposto ai miei quesiti.

La mia prima domanda è stata la seguente: come è possibile lavorare in un ospedale?

La collega mi spiegò che negli ospedali delle Canarie si può accedere solo tramite regolare concorso pubblico.

Quindi come in Italia…L’aspetto positivo, rispetto al nostro paese, è che l’Agencia Pùblica Sanitaria Poniente, Consekeria de Salud, non utilizza intermediari per assumere infermieri!

L’Agencia Pùblica Sanitaria Poniente, Consekeria de Salud, consente la costituzione di liste, in attesa di concorsi pubblici, di graduatorie di persone disponibili a contratti temporanei, per categorie professionali. I professionisti sanitari sono tutelati, diversamente dagli infermieri italiani. Le condizioni di lavoro del personale con contratti temporaneo sono disciplinati dal contratti collettivi.

Le liste sono composte da personale temporaneo e potenzialmente futuri dipendenti. Esiste anche la possibilità di liste differenziate, cosicché la struttura ospedaliera possa scegliere il candidato più adatto alle esigenze della struttura stessa. Nel documento dell’Agencia  Pùblica Sanitaria Poniente, Consekeria de Salud, si garantisce un processo trasparente nel reclutamento di personale precedentemente selezionato.

Le liste vengono revisionate e aggiornate annualmente, con una classifica nominale. Esistono anche considerazioni circa le ”prestazioni di categoria superiore”. Le loro direttive hanno regole ben precise circa un eventuale rifiuto della chiamata, perdendo così il diritto a rimanere nell’elenco dei precari.

Può succedere che si venga chiamati per un giorno, e si perda il diritto ad un’altra graduatoria, nel caso in cui si verifichi una chiamata contemporanea.  Loro possono accettare anche due posti contemporaneamente.

Esiste la possibilità di esclusione della lista qualora si sia risolto un contratto precedente senza giusta causa o nel caso in cui siano state comminate delle sanzioni.

I candidati, per essere inclusi nelle liste, non devono aver ricevuto valutazioni negative durante tutti i periodi lavorati. Gli elenchi degli esclusi devono essere motivati.

Nel comporre la graduatoria è determinate “il periodo di lavoro”, ma, anche la “competenza Performance ed Evaluation”.

Nelle Canarie, gli infermieri possono contare su una graduatoria annuale, rinnovata.

A Roma stiamo aspettando da un anno lo svolgimento di due concorsi da un anno, figuriamoci quando arriverà la graduatoria.

Perché in Italia non possiamo emulare sistemi del genere per assumere a tempo determinato, in modo trasparente, evitando intermediari?

Perché imitare l’Europa nei soli aspetti controproducenti?

Perché in Italia si prosegue con le società esternalizzate?

Perché si deve pagare un intermediario, per assumere un infermiere?

Perché non si può avere l’applicazione di un contratto collettivo di categoria anche per i dipendenti privati e/o esternalizzati?

Contratto Collettivo Nazionale di categoria il cui fine dovrebbe essere, anche, la garanzia di un reddito minimo!

Abbiamo realtà dove gli infermieri sono costretti a firmare un contratto con una paga oraria vergognosa se non scandalosa (quando corrisposto!!!).

Alcuni servizi sanitari esternalizzati sono appaltati a  cooperative sociali, ragione per cui il lavoratore deve partecipare con una quota sociale, ma, non credo di aver mai sentito di lavoratori che abbiano partecipato o ricevuto dividendi.

Mi piacerebbe sentir parlare un politico cosi: “Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia (…)  Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. (..) Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento (..) ecc”. Invece solo parole vuote! Prive di fatti concreti!

Infermiera indignata

Fonte:

RESOLUCIÓN DE LA DIRECCIÓN GERENCIA – www.enfermeriacanaria.es

www.enfermeriacanaria.com

Allegato

RESOLUCIÓN DE LA DIRECCIÓN GERENCIA

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