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Liste d’attesa in sanità, presto il Piano nazionale del Governo

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Carbone (Fials) scrive al ministro Grillo: “Ecco le nostre richieste”
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Il ministro della Salute, Elena Grillo: “Mi aspetto una grande collaborazione da parte delle Regioni”.

C’è un Piano nazionale del Governo nei programmi del ministro alla Salute, Giulia Grillo, che ha inviato una circolare a Regioni e Province autonome per ricevere le informazioni necessarie ad attuare il progetto. Gli obiettivi sono: riduzione dei tempi d’attesa per accedere alle prestazioni sanitarie, massima trasparenza e sicurezza delle cure, equità e uniformità in tutta Italia, nessun onere aggiuntivo per gli assistiti, controllo puntuale del corretto svolgimento della libera professione da parte dei medici.

Le richieste d’informazioni per attuare il Piano riguardano le cosiddette aree chiave, che sono sette, con dati riferiti al 2017. Il ministro chiede se tutte le prestazioni siano state effettivamente prenotate attraverso il Cup (Centro unico di prenotazione), se ad esso corrispondano tutte le “agende” delle strutture sanitarie pubbliche e quelle private accreditate. In caso contrario servirà comunicare al ministero della Salute il numero di quante siano prenotate tramite Cup e il numero complessivo di tutte le prestazioni sanitarie erogate, eccetto quelle ad accesso diretto. Se con l’offerta aziendale istituzionale non dovessero essere garantite le prestazioni nei tempi massimi di attesa individuati dal Piano, toccherà alle regioni spiegare quali misure sono previste, senza oneri aggiuntivi a carico degli assistiti, se non quelli dovuti come eventuale quota di partecipazione, e se vengano applicate.

La richiesta verte inoltre sulle iniziative a garanzia di un’adeguata informazione e conoscenza a tutti i cittadini delle attività e delle modalità di accesso alla prenotazione delle prestazioni. Vengono altresì richieste le modalità e i criteri individuati per la determinazione dei volumi di attività istituzionale, quelli di attività libero-professionale intramuraria e se ci siano modalità di verifica dello svolgimento dell’attività libero professionale intramuraria. Qualora nelle Regioni l’Organismo paritetico regionale non sia stato istituito o non sia pienamente funzionante, devono essere spiegate le ragioni dell’inadempienza. In ultimo, si chiede se siano stati attivati strumenti di controllo per verificare che tutte le prestazioni erogate in libera professione intramuraria siano effettivamente prenotate attraverso l’infrastruttura di rete prevista fin dalla legge del 2007.

«Metterò il massimo impegno e mi aspetto una grande collaborazione dalle Regioni in favore dei cittadini per abbattere lunghi e impossibili tempi d’attesa e per avere accesso ai servizi e alle informazioni», ha chiarito Grillo, aggiungendo: «Cercherò di andare incontro a tutte le esigenze delle Regioni e ai loro eventuali problemi organizzativi, ma seguirò con grande determinazione, nel corso del mio mandato, questo obiettivo come uno dei capisaldi del Servizio sanitario pubblico e della tutela dei diritti della salute».

Fonte: www.studiocataldi.it

 

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