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L’infermiere della “neuve époque”: la continuità assistenziale e l’analisi del contesto nell’A.A.S. 1 Triestina

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L’infermiere della “neuve époque”: la continuità assistenziale e l’analisi del contesto nell’Azienda Assistenza Sanitaria 1 Triestina (ASS1)

L’evoluzione normativa ha emancipato l’infermiere, rendendogli spazio in diversi contesti intra-nosocomiali ed extra, favorendo, con il concetto di continuità assistenziale, l’estensione della sua attività professionale nel tessuto degli ambiti distrettuali socio-sanitari. L’Azienda Assistenza Sanitaria 1 Triestina (ASS1) è pioniera e garante di un progetto proficuo e senza dubbio convincente per il risparmio dei fondi in sanità. Lo scenario delineato dalle “Linee per la gestione del SSR nel 2015”, introduce una netta soluzione di continuità rispetto ai modelli di governo ed ai modelli gestionali pregressi, adottando non solo un diverso assetto istituzionale, ma anche diverse strategie e logiche di governance. Discendono contenuti ampiamente condivisi e prioritariamente orientati alla diffusione di questo nuovo modo di concepire i servizi sanitari. Ciò, nel pieno rispetto degli obblighi verso diversi soggetti/partner (Università, Conferenza dei Sindaci, Conferenza permanente per la programmazione, ecc.). Previa l’individuazione nei diversi distretti, per esempio vedi nelle aree di cure palliative e nel campo dei trapianti, si indirizzano infermieri formati o da formare al fine di garantire un servizio d’eccellenza e caratterizzato dalla centralità dell’assistito e prontamente predisposto. Altro esempio, visto l’elevato numero di residenze per anziani (in particolare polifunzionali) autorizzate esistenti nella provincia di Trieste, si garantisce la valutazione con scheda Val.Graf.-FVG. e con specifico atto sono nominati due referenti per ciascun distretto di cui un infermiere ed un fisioterapista responsabili del monitoraggio (in ragione al concetto di multidisciplinarietà della assistenza sanitaria). Per il corretto funzionamento dei servizi  e per il soddisfacimento dei LEA è stato necessario mantenere in vigore una serie di rapporti di lavoro a tempo determinato di profilo infermieristico con vigente prorogato fino al 31.12.2015. L’Azienda intenderebbe programmare la stabilizzazione dei relativi posti, tramite procedure di mobilità e concorsuali da avviare in corso d’anno. La proiezione dei costi tenendo conto dell’ impatto economico, evidenziano la compatibilità della manovra con il limite di spesa di cui alla D.G.R. 153/15. Nei tempi passati si diceva che in Ospedale si cura e si fa salute mentre sul territorio si fa assistenza. Sappiamo non essere più così. I distretti sono una realtà forte e organizzata anche da un punto di vista della presa in carico complessiva, così come il Dipartimento di Salute Mentale, il Dipartimento delle Dipendenze, Il sistema 118, il Centro Cardiovascolare, il Centro Sociale Oncologico. Fortemente integrati vi sono le aggregazioni dei MMG (CAP), i PLS, gli specialisti ambulatoriali interni, le RSA, l’Hospice, la Sanità convenzionata, le residenze per non autosufficienti. Si tratta ora, a partire dai percorsi diagnostico terapeutici assistenziali delle persone con cronicità, di costruire anche assieme alla strutture ospedaliere, siano esse di degenza, ambulatoriali o di diagnostica, un vero e proprio “sistema” nel quale ogni attore si riconosca e al quale partecipi con la consapevolezza (e la forza) di essere un elemento di una rete complessiva.

IN 18 SETTIMANE SONO STATI EVITATI 172 RICOVERI!  Come?

…Continuità assistenziale infermieristica tra Pronto Soccorso dell’ AOU Ospedali Riuniti di Trieste e infermieri di comunità dei Distretti Sanitari deliberazione n. 12 del 9 gennaio 2009…Oggetto: implementazione del protocollo d’intesa su “Il sistema della continuità assistenziale infermieristica interaziendale” 1 Rev. 01 – 1 gennaio 20062. )

(Nessuna spesa consegue all’adozione del presente provvedimento che è esecutivo alla data d’affissione all’Albo Aziendale ai sensi dell’art. 4 della L.R. 21/92 e dell’art. 50 della L.R.)

L’infermiere di turno in Pronto Soccorso, per tutti i dimessi, farà un’ipotesi di continuità assistenziale e contatterà il collega reperibile del Distretto di appartenenza dell’assistito e da questi attenderà indicazione su come procedere (anche nel caso in cui si tratti di un assistito del Distretto in cui lavora).

Per i ricoveri in RSA contatterà a inizio turno la direzione del Servizio Infermieristico Aziendale per conoscere i posti liberi nelle RSA (a tal fine il personale delle quattro RSA deve mantenere la consuetudine di comunicare il dato via mail alla direzione del SIA entro e non oltre le ore 10). Particolare attenzione deve essere riservata alle persone: molto anziane, soprattutto agli ultra90enni, per l’elevato rischio di ricoveri iatrogeni ossia che accedono al Pronto Soccorso per prestazioni e terapie che possono essere soddisfatte dai servizi domiciliari e dagli ambulatori infermieristici distrettuali (ad esempio le ulcere agli arti inferiori per la presa in carico e il trattamento appropriato con i medici specialisti territoriali ed ospedalieri). Oltretutto per ogni area di competenza socio sanitaria, che spazia dalla fascia pediatrica alla fascia geriatrica, sono istituiti classi di dirigenti infermieristici e responsabili di macro-area. Goal nel panorama assistenziale è la tutela h24 del paziente, mediante assistenza domiciliare protetta e l’ambulatorio infermieristico che favorisce un abbattimento delle liste d’attesa per ciò che concerne alle diverse prestazioni da erogare in regime di accesso per esempio per medicazioni, prelievi o ritiro farmaci  previa adeguata prescrizione o con piano terapeutico di uno specialista dipendente o convenzionato con il Sistema sanitario nazionale. Inoltre la qualità della prestazione erogata abbraccia anche il concetto di elevata complessità clinica, come accade con chi manifesta problemidi aderenza ai percorsi diagnostico-terapeutici. A queste persone è garantita la valutazione delle capacità di gestire la terapia ed i necessari interventi di educazione alla gestione della malattia, individuali o di gruppo.

E intanto con orgoglio si evince che con DECRETO DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO n. 323 del 20/07/2015 il dott. Flavio Paoletti è il primo direttore in Italia a rivestire l’incarico fiduciario di Coordinatore Sociosanitario dell’A.A.S. n.1 Triestina” con decorrenza dal 20.07.2015 e durata fino al 31.12.2015. Infermiere e quindi coordinatore (Direttore) sociosanitario coadiuverà “il direttore generale nel governo dell’azienda svolgendo attività di supporto per la programmazione e l’indirizzo delle attività socio-sanitarie ed esercitando funzioni di promozione, raccordo e relazione interdistrettuale nelle stesse materie”.

INFERMIERE

DOTT. CALABRESE Ruggiero

Bibliografia e sitografia:

  • “L’infermiere di famiglia e di comunità e il diritto di vivere a casa anche quando sembra impossibile” M.Mislej,F.Paoletti, Maggioli, Rimini, 2008.
  • Piano Assistenziale Locale_Veneto_2015;
  • https://www.ass1.sanita.fvg.it;

In allegato:

 la SCHEDA_area_chirurgica_de ospedalizzazione

la SCHEDA_PS_distretto

infermiere interaziendale

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