L’evento nascita: considerazioni iniziali
Il passaggio dalla vita intrauterina a quella extrauterina, noto come periodo di transizione, avviene quasi sempre senza difficoltà, anche se un 10% di neonati può aver bisogno di un certo grado di assistenza per iniziare a respirare e l’1% può richiedere misure di rianimazione intensive, come intubazione, compressioni toraciche e uso di farmaci.
Il primo minuto di vita, con ogni probabilità, rappresenta il momento più pericoloso della vita che ogni essere umano deve affrontare ed è per questo che viene definito ‘Golden minute’. La necessità di assistenza non può essere sempre prevista per cui è fondamentale che il team assistenziale in sala parto deve essere formato e preparato ad erogare interventi salvavita in modo rapido ed efficace garantendo la sicurezza ad ogni neonato. Anche il controllo della presenza del materiale necessario e la funzionalità delle strumentazione (Check–list) riveste un ruolo importante per una corretta gestione di qualsiasi tipo di situazione.
La transizione dalla vita fetale a quella neonatale
Prima della nascita i vasi ematici polmonari sono costretti e il dotto di Botallo è pervio. Dopo la nascita il liquido presente negli alveoli deve essere riassorbito e i polmoni riempirsi d’aria contenente ossigeno al 21%. I vasi sanguigni nei polmoni devono rilassarsi per perfondere gli alveoli e assorbire ossigeno. Il dotto di Botallo comincia a chiudersi e il sangue proveniente dal ventricolo destro fluisce verso i polmoni, l’ossigeno entra nel sangue e la cute del neonato cambia colore dal grigio/blu al roseo.1- L’aria sostituisce il liquido negli alveoli
2- I vasi sanguigni polmonari iniziano a dilatarsi
Il sangue così raggiunge gli alveoli e il neonato inizia ad utilizzare i polmoni al posto della placenta per gli scambi gassosi (l’ossigeno viene introdotto e l’anidride carbonica viene eliminata).