È quanto sostengono gli autori di uno studio che ha evidenziato come, già anni prima dell’esordio del tumore, vi sono modifiche genetiche in punti precisi del Dna.
Verso un test del sangue per predire, anni prima della diagnosi, chi si ammalerà di leucemia mieloide acuta, un tumore del sangue molto aggressivo che compare all’improvviso e contro cui oggi sono ancora poche le cure disponibili. La rivista Nature rende nota questa prospettiva, che si deve a una collaborazione internazionale coordinata da scienziati del Wellcome Sanger Institute e dell’European Bioinformatics Institute (EMBL-EBI) ed è basata su dati dello studio EPIC, uno degli studi più ampi mai intrapresi.
Gli esperti hanno confrontato campioni di sangue dei partecipanti a Epic raccolti quando tutti i soggetti coinvolti erano sani e conservati a lungo in una biobanca. Nel tempo alcuni individui si sono ammalati di diversi tumori, tra cui la leucemia mieloide acuta. Gli scienziati hanno confrontato il sangue di 124 persone poi ammalatisi di questa leucemia col sangue di 676 persone rimaste sane. Ebbene, è emerso che, già anni prima dell’esordio della malattia nel sangue dei futuri pazienti, vi sono modifiche genetiche in punti precisi del Dna.
Queste modifiche “pretumorali” potrebbero divenire la base di un test del sangue predittivo della leucemia. “Il nostro studio – dichiara uno degli autori, George Vassiliou – fornisce per la prima volta la prova che è possibile individuare persone a rischio di sviluppare la leucemia mieloide acuta anni prima del suo esordio. Speriamo di sviluppare test di screening affidabili per identificare le persone a rischio”.
Fonte: www.ansa.it
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