Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.
Le lenti intraoculari ICL, con oltre 3 milioni di impianti in tutto il mondo, rappresentano una soluzione innovativa e personalizzata per la correzione definitiva di miopia, astigmatismo e ipermetropia, anche nei casi più gravi. Queste lenti sono ideali anche per la correzione di miopie di entità moderata. Realizzate in un materiale morbido, sottile, pieghevole e altamente biocompatibile, vengono impiantate tra il cristallino e la pupilla, garantendo risultati efficaci e duraturi.
“Contrariamente a quanto si pensava, ovvero che le lenti ICL fossero perfette solo per i valori elevati di miopia o ipermetropia (fino a -18 diottrie e +8 diottrierispettivamente), da anni adotto l’impianto di queste lenti fachiche anche per pazienti con miopie moderate o lievi, ottenendo una qualità visiva spesso nettamente superiore rispetto a qualsiasi metodica laser” spiega il dottor Angelo Appiotti.
Le lenti ICL non solo garantiscono una qualità visiva superiore rispetto a quella normalmente raggiunta con occhiali o lenti a contatto, ma rappresentano anche la soluzione ideale per quei pazienti per i quali la correzione laser non è indicata
“Questa tecnologia mi permette di curare pazienti che non possono essere operati con il laser e che presentano secchezza oculare o patologie come il cheratocono, anche in stadio iniziale – continua Appiotti -. Ad esempio, per un paziente con 18 diottrie di miopia e senza possibilità di essere operato con tecniche laser, l’impianto delle lenti ICL è stato l’unica opzione per ottenere un’ottima correzione visiva e un recupero veloce”.
Un ulteriore vantaggio dell’impianto delle ICL, secondo lo specialista, è la reversibilità del trattamento: “Nel caso in cui la lente non dovesse essere perfetta o ruotasse a causa di un astigmatismo non completamente corretto, può sempre essere sistemata, rimossa o sostituita con una nuova lente.”
La percentuale di correzione visiva, sottolinea Appiotti, “è molto vicina al 100%, ma ci sono diversi fattori che devono essere considerati, come l’età del paziente, le caratteristiche anatomiche dell’occhio, la condizione lacrimale, il difetto visivo, il diametro pupillare e le necessità individuali”.
L’intervento di ICL ha una durata di pochi minuti ed è eseguito in anestesia topica, mediante la somministrazione di alcune gocce di anestetico. “Una volta ottenuta una buona midriasi (dilatazione della pupilla) si procede con una micro-incisione di 2 millimetri e mezzo, si riempie la camera anteriore con un viscoelastico per creare spazio e permettere l’inserimento della lente ICL dietro l’iride e davanti al cristallino, in modo che, una volta che l’iride si richiuderà, nessuno potrà accorgersi che il paziente ha qualcosa all’interno dell’occhio”, conclude Appiotti.
Redazione Nurse Times
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