”Sono Tatiana Fumagalli, studio infermieristica in Bicocca e sono al secondo anno. Leggendo il vostro articolo (leggi qui), ho trovato modo di esprimere ciò che penso:
Leggere parole simili, da futura infermiera, ti fa davvero sperare nel cambiamento, un cambiamento che potrebbe portare ad un’ulteriore riconoscimento della figura dell’infermiere.
Si sa che qualunque processo avviene lentamente nel decorso del tempo, ma avviene.
Forse ci vorranno ancora anni per avere finalmente un vero riconoscimento sociale, culturale ed economico. Perché nessun infermiere fa questa professione, che è pura arte e poesia come dice sempre un mio professore, per uno stipendio che superi X euro al mese.
Non siamo professionisti che lavorano tanto per, anche perché, onestamente parlando, chi farebbe un lavoro così pesante tanto per? Pesante emotivamente, fisicamente, personalmente.
Ciò che sta succedendo ora con il Covid mostra la faccia di una medaglia che non tutti conoscono e sarebbe bene che questa faccia sia mostrata anche a loro.
Mi chiedo perché, nonostante tutte le esperienze condivise sui social, qualunque social, che ormai chiunque usa, c’è ancora qualcuno che pensa che tutta questa situazione sia soltanto una banale influenza, un’opera di corruzione, propaganda, la svendita dell’Italia alla Cina.
“Il Covid NON ESISTE”
Vi prego informatevi, leggete. Informatevi dalle fonti corrette, quelle che dicono il vero e non quelle che asseriscono il falso per avere visibilità.
“NON CE N’È COVIDDI”
Non date altra visibilità a chi trasmette informazioni false, che prende in giro la situazione, che sembra non accorgersi di quanto questa ci stia distruggendo, fisicamente e psicologicamente.
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