Nel seguente approfondimento, a cura dell’Ospedale Bambino Gesù, scopriamo come i lavaggi nasali siano importanti per evitare le infezioni favorite dal ristagno del muco nel naso.
Il lavaggio o irrigazione nasale consiste nell’introduzione nelle narici di una soluzione di acqua e sale (soluzione fisiologica). I lavaggi nasali hanno la finalità di “pulire” il naso e rimuovere muco o crosticine. I lavaggi nasali sono molto utili per i neonati e i bambini molto piccoli che, non riuscendo ancora a soffiarsi il naso, possono trarne beneficio in caso di raffreddore o altre malattie dell’apparato respiratorio.
Quando eseguire i lavaggi nasali
È utile fare i lavaggi nasali al bambino e al neonato:
- Prima delle poppate: soprattutto nei lattanti, mantenere le narici libere favorisce l’allattamento, poiché la respirazione avviene pressoché esclusivamente tramite il naso;
- Prima di dormire: la rimozione del muco dalle narici permette al bambino di respirare meglio e quindi di avere un sonno più tranquillo;
- Prima di eseguire l’aerosol: il lavaggio nasale permette un respiro più tranquillo e favorisce quindi la penetrazione della terapia aerosolica nelle vie respiratorie.
Cosa utilizzare per i lavaggi nasali
Esistono molti strumenti per eseguire il lavaggio nasale. Nei bambini sotto i due anni di età è consigliato l’utilizzo di una siringa (senza ago) da 2,5 ml o 5 ml, in modo da introdurre la soluzione fisiologica nelle narici con una discreta pressione, utile a liberare le prime vie aeree.
In alcuni casi (per esempio quando si è fuori casa) i flaconcini monouso (da 2,5 o 5 ml) sono una buona alternativa, anche se meno efficaci a causa della pressione ridotta con la quale si può introdurre la soluzione fisiologica.
Per liberare il naso dei bambini più grandi si possono utilizzare gli spray predosati. Si tratta di semplici apparecchi che vengono collegati alla pompa dell’aerosol: sono dotati di un beccuccio che viene appoggiato alla narice del bambino e producono docce nasali micronizzate.
Un’altra possibilità nei bambini più grandi è l’utilizzo di un apparecchio di origine asiatica per lavaggi nasali, il “neti lota”, una piccola brocca con beccuccio.
Le soluzioni normalmente utilizzate per il lavaggio nasale sono isotoniche (soluzione fisiologica) o ipertoniche. Le soluzioni isotoniche hanno una concentrazione di sale (sodio cloruro o NaCl) dello 0,9%.
Le soluzioni ipertoniche invece hanno una concentrazione di sodio cloruro più elevata e quella di uso più frequente è la soluzione al 3%. Le soluzioni ipertoniche sono utilizzate quando il bambino ha un muco più denso.
Le soluzioni possono essere:
- Sterili;
- Provenire da sorgenti termali arricchite di manganese, rame, ferro o zolfo. Si ritiene che queste sostanze abbiano proprietà antiallergiche, antiossidanti o antinfiammatorie.
Queste terapie vanno decise con il pediatra che saprà consigliare quella più adeguata per i problemi di salute del bambino.
Come eseguire i lavaggi nasali a neonati e bambini
Eseguire lavaggi nasali con la siringa è molto semplice e pratico. Non vi sono controindicazioni o effetti negativi per i bambini e i neonati.
Occorre:
- Siringa da 2,5 ml o 5 ml senza ago: la siringa permette di liberare le prime vie aeree del bambino più efficacemente rispetto all’utilizzo dei flaconcini, grazie alla pressione che viene esercitata. Sono disponibili degli adattatori da inserire nella siringa che aderiscono alle narici con più facilità;
- Fazzoletti: servono per pulire il bambino dopo il lavaggio;
- Soluzione da utilizzare: solitamente si preferisce la soluzione di sodio cloruro allo 0.9% (soluzione fisiologica) oppure quella consigliata dal pediatra.
Come procedere:
- Riempire la siringa con la soluzione da utilizzare
- Mettere il bambino sdraiato sul fianco. Se si tratta di un neonato o di un bambino che ha meno di un anno e mezzo, metterlo a pancia in su (posizione supina) con la testa girata di lato
- Inserire il beccuccio della siringa nella narice più in alto (ad esempio se il bambino è sdraiato sul fianco destro, iniziare con la narice sinistra) e inclinare la siringa in modo che punti verso l’orecchio dello stesso lato. Questa posizione permette una migliore fuoriuscita del materiale dal naso del bambino
- Iniettare la soluzione con un movimento continuo e deciso. La soluzione uscirà dall’altra narice;
- Asciugare il naso del bambino e tranquillizzarlo
- Quando il bambino è di nuovo tranquillo posizionarlo sdraiato sul fianco opposto e ripetere la procedura con la seconda narice
- Se la presenza di muco è abbondante, ripetere l’operazione da entrambe le narici
Consigli utili
- Se si tratta di un neonato o di un bambino piccolo e si sta eseguendo il lavaggio nasale da soli, può essere utile avvolgerlo in un lenzuolino per limitarne i movimenti.
- La soluzione dev’essere a temperatura ambiente ma d’inverno può risultare troppo fredda e dare fastidio al bambino perciò è bene intiepidirla, per esempio mettendo la siringa sotto il getto dell’acqua calda per qualche secondo.
- L’aspirazione del muco dal naso non è consigliata. Può creare un trauma alle mucose dovuto all’aspirazione. Non garantisce la stessa efficacia del lavaggio nasale ben fatto.
- Insegnare al proprio bambino, man mano che cresce, a soffiarsi il naso. È naturale e garantisce una pulizia efficace delle narici.
Redazione Nurse Times
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