Riceviamo e pubblichiamo un elaborato a cura di Cosimo Della Pietà, professore a contratto del CdL in Infermieristica all’Università di Bari, e delle studentesse Ilaria Lanciano e Priscilla Tatullo
ABSTRACT
“Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso, anestetizzandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia”.
Patch Adams
Circa otto anni fa ero SERIAMENTE concentrato nel preparare la terapia endovenosa, presso l’Osservazione Breve del pronto soccorso dell’ospedale SS. Annunziata di Taranto e ho sentito alle mie spalle canti, suoni di tamburelli, di fischietti, un piccolo corteo di persone con camici bianchi dipinti con colori vivaci, parrucche, cappelli e nasi da pagliaccio…
Ma cosa succede qui? Devo cacciarli, chi sono? Ed è cosi che ho scoperto la clown terapia.
È da qui che abbiamo scelto di partire per parlare di quanto l’umorismo possa far bene all’assistito; di come aiuti a migliorare il rapporto interpersonale e professionale col professionista; passando anche per quello che è il risvolto emotivo e di crescita che lo stesso infermiere ne trae.
Abbiamo cercato di vedere come, questa teoria, si avvicini ai concetti di nursing portati avanti da alcune delle figure più illuminanti del panorama infermieristico del ‘900 e di quanto, nel possibile, sarebbe necessario l’inserimento di tale teoria in ambito universitario.
Continua…
LEGGI L’ELABORATO COMPLETO: La terapia del sorriso nel rapporto infermiere-assistito
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