A Milano, nella Rsa Domus Patrizia nessun contagio è stato registrato. Il caso è del tutto particolare in questi tempi di epidemia in cui la malagestione delle residenze sanitarie assistenziali ha fatto notizia, portando ad aumentare il conto delle vittime da coronavirus.
Gli ospiti ricoverati, tra gli 85 e i 95 anni, sono 84 .
Manuela Massarotti, la responsabile della struttura, intervista dal “Corriere della Sera” ha spiegato la sua decisione: quella di chiudere tutto subito. Sin dal ventuno di febbraio, dopo aver letto la notizia del primo contagio, aveva deciso, contro il parere di tutti, di blindare gli ingressi.
I parenti all’inizio protestavano. Oggi ringraziano. La Domus Patrizia è una delle prime Rsa milanesi, oggi la decisione si è rivelata giusta. Può sembrare l’unica logica, ma all’inzio lo scetticismo era molto, come hanno dimostrato le altre Rsa nella stessa zona e in tutta Italia.
Il 7 marzo, poi, quando è arrivata la direttiva che vietava le visite nelle Rsa, anche gli altri (ospiti, parenti, collavoratori) hanno capito e sostenuto la decisione di Manuela Massarotti.
Ad oggi nella struttura, oltre agli anziani, non ci sono ammalati neanche tra i lavoratori. I lavoratori sono una sessantina tra infermieri, medici, e addetti alle pulizie, una ventina di impiegati nel servizio di refezione, e altri dieci tra portieri e manutentori.
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