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La pet therapy torna al Bambino Gesù

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La pet therapy torna al Bambino Gesù
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Organizzato dall’associazione For a Smile Onlus, il progetto biennale di pet therapy denominato “Basta una Zampa” torna nella sede di Santa Marinella.

Dopo due lunghi anni di sospensione delle attività negli ospedali, è ripartito nella sede di Santa Marinella dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù il progetto biennale di pet therapy denominato “Basta una Zampa”, organizzato dall’associazione For a Smile Onlus e rivolto a bambini e adolescenti seguiti dalla Neuroriabilitazione.

“I nostri bambini sono speciali – spiega il dottor Enrico Castelli, responsabile dell’Unità di ricerca di Neuroriabilitazione del Bambino Gesù -. A volte vivono l’ospedalizzazione come un peso o un limite rispetto alle loro fantasie e a quello che vorrebbero fare. La pet therapy è un modo per ottenere il massimo dell’attenzione e della motivazione del bambino, che è alla base di ogni apprendimento. Nel nostro ospedale la pet therapy ha portato molta gioia, soprattutto perché i bambini hanno un feeling incredibile con gli animali. Il cane non giudica mai, accoglie sempre, fa sorridere, si avvicina e aiuta a ridurre lo stress e l’ansia, e migliora la qualità di vita”.

Il progetto “Basta una zampa” negli ospedali è iniziato nel 2017 ed è stato poi sospeso a causa della pandemia di Covid-19. In concomitanza con la riapertura della scuola, dopo i lunghi periodi di lockdown e isolamento, For a Smile ha deciso di far entrare i cagnolini nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, per facilitare l’integrazione e una nuova socialità.

“Accade sempre qualcosa di straordinario quando un bambino vede un amico a quattro zampe che gli corre incontro – commenta Ludovica Vanni, presidente e socio fondatore di For A Smile Onlus -. Ed è accaduto anche qui al Bambino Gesù. La routine della vita ospedaliera all’improvviso cambia. Si accende la curiosità e la voglia di scendere dal letto e giocare. La dog therapy aiuta i piccoli pazienti ad aumentare la fiducia in sé stessi, riducendo la tensione e migliorando il loro benessere psico-fisico, donando così gioia anche alle loro famiglie”.

Redazione Nurse Times

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