Daniela Del Secco D’Aragona sessantaduenne, giornalista ed esperta di Moda e Bellezza, in Tv conosiuta come “la Marchesa” dal programma televisivo di Rai2 (Pechino Express 2) e con qualche apparizione al Maurizio Costanzo Show.
La figura dell’Infermiere per la Sig.ra Marchesa D’Aragona è una professione importantissima e molto delicata. “L’infermiere deve saper fare molto bene il suo lavoro; d’altra parte, a ben vedere, è tra le persone più importanti nella gerarchia sanitaria che ha il compito di coadiuvare il medico. È una figura, a mio avviso, fondamentale: è in fin dei conti il braccio destro del medico”.
“Nel corso della mia vita ho fatto delle iniezioni per curare un’ernia del disco presso un Convento di Suore vicino Via dei Cappuccini: ricordo che la Suora infermiera era bravissima nel suo mestiere ed aveva una mano leggerissima. Facendo un’osservazione sulla Sanità Italiana, penso che ci sono buoni Ospedali come anche cattivi Ospedali. Di casi di malasanità ne sentiamo ormai quotidianamente. Io sono del parere che il lato economico-finanziario assolve funzione importantissima nel momento del bisogno di un intervento o di un’operazione: in America, ad esempio, il Sistema Sanitario, che necessita di costi molto elevati, è di gran lunga migliore rispetto a quello italiano; qui in Italia bisogna essere fortunati. Quindi il mio messaggio è quello di investire di più per il Sistema Sanitario e di spendere meno in futili cose.”
Facendo riferimento ad uno studio pubblicato su RN4CAST, pubblicato sulla rivista “The Lancet” la Sig.ra Marchesa D’Aragona afferma che: “l’Infermiere è il nostro angelo custode e in quanto tale deve avere il diritto di operare per il bene della Comunità tutta. Non capisco perché ci debbano essere questi blocchi; d’altra parte la figura dell’Infermiere è una figura professionale importantissima – guai se non ci fosse!. Sono premurosi, sono coloro i quali sono a più stretto contatto con i pazienti più del medico. Ritengo pertanto che debba essere gratificato maggiormente a livello economico”.
Adam Rizzi
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