Medici e studiosi di molte epoche si sono sempre interrogati sul fascino enigmatico della Monna Lisa di Leonardo Da Vinci. Il volto ritratto nella famosissima opera d’arte ha spesso attratto le comunità scientifiche, che recentemente hanno cercato di individuare eventuali condizioni patologiche che potessero causarle tale aspetto.
L’ipotesi più avvalorata come possibile diagnosi nel corso degli ultimi decenni è stata quella di un ipotiroidismo, una sindrome clinica del sistema endocrino che consegue ad un deficit degli ormoni tiroidei (triiodotironina e tetraiodotironina o tiroxina) prodotti dalla tiroide e che comporta una riduzione generalizzata di tutti i processi metabolici dell’organismo.
Ma ora una nuova diagnosi sarebbe stata formulata da Michael Yafi, ricercatore del Centro di scienze della salute dell’Università del Texas a Houston (UTHealth), in un nuovo studio pubblicato sulla rivista internazionale di endocrinologia e metabolismo Hormones.
Secondo Yafi, il sorriso asimmetrico, l’assenza di sopracciglia e il colorito giallo della pelle non possono essere attribuiti alla malattia.
“Difendere l’affascinante Lisa Gherardini dipinta nel ritratto è per me una responsabilità personale”, commenta Yafi, “perciò ho deciso di dare un secondo parere medico”.
Se la Monna Lisa avesse avuto la tiroide ingrossata, il suo collo sarebbe stato molto più tozzo. Inoltre molte delle donne ritratte dall’artista sono prive di sopracciglia, quindi anche questa caratteristica non può essere una prova.
Il colorito giallognolo della pelle potrebbe essere dovuto semplicemente all’età dell’opera e alle vernici utilizzate. Infatti questo sintomo si manifesta solo in una fase avanzata della malattia, che tipicamente causa infertilità, mentre è noto che Lisa Geherardini abbia partorito cinque figli, di cui uno solo pochi mesi prima di posare per il ritratto.
Anche il celebre sorriso della Gioconda è stato esaminato dal ricercatore. Secondo lo studio effettuato nel 2018 e pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings, potrebbe essere stato un indizio di debolezza muscolare.
“Di solito i danni ai tessuti muscolari dovuti all’ipotiroidismo sono molto gravi”, sottolinea Yafi: “Vuol dire che la donna non avrebbe potuto neanche posare con la schiena dritta.”
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