(… e io pago..)
ROMA – E’ deciso! Aumenta del 70% la quota (tassa) che gli OPI d’Italia sono chiamati a corrispondere alle casse della FNOPI.
L’aumento della Quota, gioco forza, sarà integrata nella quota di Tributo annuo dovuto agli OPI come tassa annuale dagli iscritti.
Infermieri dunque “usati” come un bancomat dalla FNOPI di cui NurseTimes aveva già dato ampia anticipazione (VEDI articolo).
A sancire l’aumento il “Conclave” dei Presidenti degli OPI d’Italia tenutosi l’altro ieri a Roma.
Rileviamo tuttavia la contrarietà espressa dai seguenti OPI che hanno votato contro l’aumento:
- Ancona,
- Barletta Andria Trani,
- Bari,
- Benevento,
- Cosenza,
- Fermo,
- Firenze-Pistoia,
- Gorizia,
- Lecce,
- Lucca,
- Messina,
- Nuoro,
- Perugia,
- Reggio Calabria,
- Rieti,
- Trieste,
- Vercelli,
- Como,
- Rimini.
Sono circa 10 gli OPI che hanno disertato la seduta del Consiglio Nazionale.
… eppur qualcosa si muove …
Salvatore Petrarolo
- Tribunale di Cosenza riconosce il diritto ai buoni pasto per tutti i turnisti oltre le sei ore
- Coina: “Sanità italiana sempre più alla deriva. Senza investimenti veri sui professionisti, non saremo in grado di affrontare le sfide future”
- Mangiacavalli (Fnopi): “È il momento dell’infermiere di famiglia e comunità. Indispensabile attivare formazione specialistica”
- Malattie croniche, Iss: “Il 18% degli adulti e il 57% degli over 65 ne ha una”
- Inappropriatezza assistenziale, rischio infettivo e responsabilità professionale: la detersione fecale non rientra nel profilo dell’infermiere
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