Voto unanime dei 103 presidenti dei Collegi provinciali in occasione del Consiglio nazionale: la riforma degli Ordini non è più rinviabile. “Sono oltre dieci anni che gli infermieri aspettano” commenta la presidente Mangiacavalli
ROMA – Tutti d’accordo perché il disegno di legge relativo alla riforma degli ordini, venga approvato rapidamente. Unanimità di voto quella espressa, sabato scorso in occasione del Consiglio nazionale, dai 103 presidente del Collegi provinciale Ipasvi.
La trasformazione dei Collegi in Ordini professionali è un obiettivo primario per la Federazione: passaggio che non è più né rinviabile né procrastinabile. Al netto delle criticità evidenziate in alcuni emendamenti, approvati dalla Commissione Affari sociali della Camera, i presidenti dei Collegi provinciali hanno trovato la quadra sulla necessità che il disegno di legge compia rapidamente il suo percorso parlamentare.
Auspicio ribadito, nel corso del Consiglio nazionale della Federazione e rivolto al Parlamento affinché il disegno di legge Lorenzin non subisca brusche frenate. “Per noi – ha dichiarato la presidente della Federazione nazionale Ipasvi Barbara Mangiacavalli – la trasformazione dei Collegi in Ordini professionali è la priorità assoluta. E’ un passaggio che sarebbe già dovuto avvenire quasi automaticamente nel momento stesso in cui a partire dal decreto legislativo 502/1992 la formazione degli infermieri è entrata a pieno titolo in Università e la legge 42 del 1999 ha riconosciuto il carattere intellettuale della nostra professione. Oggi gli infermieri sono professionisti laureati; non ha più senso pertanto mantenere l’obsoleta e anacronistica separazione tra collegi e ordini per delineare forme di rappresentanza professionale e di iscrizione agli albi di appartenenza: gli infermieri, al pari di tutte le altre professioni intellettuali, vogliono una tutela ordinistica”.
La Mangiacavalli ricorda anche i tempi quasi biblici che sta accompagnando l’attesa trasformazione dei Collegi in Ordini: il dibattito in Parlamento va avanti da oltre dieci anni “da quando cioè era stata prevista come delega al Governo nella legge 43/2006; basta con le attese. Si acceleri l’iter perché possa davvero giungere a conclusione subito a inizio autunno”.
Salvatore Petrarolo
Foto: web
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