Continua il successo per il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale.
Sono numerose le tesi di laurea che quotidianamente arrivano all’attenzione della nostra redazione ([email protected]).
Ricordiamo ai nostri neo laureati che ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.
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Presentiamo la tesi della dott.ssa Federica Manzi dal titolo “Il ruolo dell’infermiere nel team Cardio-Oncologico: attuali strategie assistenziali nella prevenzione del danno”.
ABSTRACT
Negli ultimi anni le malattie oncologiche sono state oggetto di studi tali da rilevare terapie sempre più accurate ed efficaci che garantiscono la sopravvivenza del paziente per numerosi anni, se non la guarigione vera e propria.
I trattamenti oncologici, tuttavia, non sono scevri da complicanze sia a breve che a lungo termine a danno di diversi organi e apparati.
Uno degli apparati maggiormente compromessi dalle complicanze dei trattamenti chemioterapici è quello cardiovascolare i cui eventi avversi sono una delle principali cause di morbilità e mortalità per i pazienti oncologici e costituiscono un rilevante problema sanitario.
Diversi studi hanno dimostrato la correlazione tra malattie neoplastiche e cardiotossicità, data dalla condivisione dei fattori di rischio e dall’azione diretta dei farmaci chemioterapici.
E’ in questo scenario che ha tratto origine la Cardio-Oncologia, disciplina finalizzata alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento delle complicanze cardiovascolari delle terapie antitumorali.
La Cardio-Oncologia grazie a studi clinici ben definiti ed evidenze scientifiche rilevanti ha permesso di ridurre il danno cardiovascolare a seguito di trattamento chemioterapico e di poter monitorare in maniera appropriata i pazienti colpiti dagli eventi avversi utilizzando metodiche preventive in costante evoluzione e avvalendosi di un team multidisciplinare costituito dal cardiologo, l’ematologo e/o l’oncologo, infermieri e tutti gli specialisti e gli operatori sanitari che gestiscono il paziente oncologico.
Da queste considerazioni nasce la necessità di conoscere questa branca specialistica relativamente recente, per comprenderne le applicazioni e riconoscere l’importanza della prevenzione dei disturbi cardiovascolari correlati al trattamento chemioterapico, affinchè la cura non diventi fonte di ulteriori malattie.
Dott.ssa Federica Manzi
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