Prima di questa pandemia quanti di noi hanno rimandato un caffè con un amico? Quanti di noi abbiamo rimandato il rientro a casa? Quanti di noi abbiamo RIMANDATO e ci siam detti: “vabbè lo faccio domani???” , senza sapere che domani non avremmo potuto.
Io sono una di quelle che ha rimandato tante cose da fare e poi non poterle fare mi ha provocato tanta rabbia e tanta tristezza, ma in fondo la colpa è stata solo mia non dello stato che giustamente ha chiuso ogni frontiera, chiudendo con essa qualsiasi tipo di approccio che avremmo potuto avere con le persone.
La pandemia avrebbe dovuto e dovrebbe farci riflettere.
Non è più il caso di rimandare, perché realmente il tempo a nostra disposizione è centellinato ma soprattutto segnato da ciò che facciamo e non facciamo! È segnato da una vittoria ma soprattutto da una grande perdita.
Seneca dice: mentre si rimanda, la vita passa!
Domani saremo quasi tutti pronti a correre per aprire la nostra attività, saremo quasi tutti pronti a riprendere le nostre abitudini di vita normale, ad esempio un caffè al bar! Ed è proprio questo che non dobbiamo sottovalutare; ogni volta che gireremo quella chiave che ci permetterà di aprire quella porta, accendere le luci e lavorare riteniamoci fortunati e magari non speculiamo perché c’è chi lo fa ed è pronto a farlo nonostante questa enorme crisi. Ogni volta che prenderemo il caffè al bar, pensiamo a chi ce lo sta preparando e magari un grazie diciamolo perché anche dire grazie è diventato scontato e perché no accantoniamo l’ipocrisia e decidiamo con chi realmente vogliamo prendere il caffè perché quel caffè costa del tempo, il nostro tempo che a quanto pare è diventato prezioso.
Domani purtroppo non potremo abbracciare, e io ricordo gli abbracci che ho rimandato prima di questi due mesi ma le mie braccia dovranno rimanere conserte.
Per non parlare di un sorriso; questa tanto odiata mascherina è diventata ormai un accessorio, anche colorato e divertente e c’è quasi chi l’abbina al proprio vestito perché così diventa chic; quella mascherina nasconderà il nostro sorriso e non potremmo toglierla prima di quando?
Non lo sappiamo quindi io più che abbinarla ai miei vestiti, su quella mascherina disegnerei un gran bel sorriso perché domani avremo bisogno di quello, perché dietro quelle mascherine la maggior parte di noi nasconderà la paura! La paura di ricominciare e non mi dite che non ne avete, perché io che sono una di quelle che non mi si è mai fermata durante questa pandemia perchè sono un’infermiera, ho paura di domani! Di quante persone dovrò incontrare per strada perché la strada diventerà di nuovo piena. Io ho un solo desiderio quello di organizzare il mio rientro a casa e so che non potrò farlo ma non appena sarà possibile lo farò, senza rimandare.
Ora, dato che possiamo, comunichiamo solo con gli occhi… che come dice qualcuno sono lo specchio dell’anima e non abbiate paura di dimostrare.
Siamo stati privati di ogni bisogno, di ogni esigenza e di ogni sentimento, riprendiamoceli ma avendo cura di questi e di chi ci sta accanto, perché così come siamo nati sotto questo cielo, sotto lo stesso cielo potremmo doverci salutare di nuovo senza sapere se, dove e quando ci incontreremo.
Non è unico il cielo sotto il quale viviamo, siamo noi unici sotto questo cielo!
VIVIAMO
Consuelo Consalvo
Lascia un commento