Una serie di informazioni utili per non giungere impreparati all’appuntamento del 15 settembre.
Da quest’anno cambiano i parametri d’accesso per le facoltà a numero chiuso, tra cui quella di Professioni sanitarie. Attraverso il test, che si svolgerà contemporaneamente in tutta Italia giovedì 15 settembre, 17.997 potranno eccedere al corso di laurea in Infermieristica, mentre 1.097 sono i posti disponibili a Ostetricia.
La Commissione Istruzione della Camera ha inoltre approvato una risoluzione che prevede nuovi test e iniziative “per garantire un incremento congruo, pari o superiore al 10% del numero delle ammissioni ai corsi a Medicina“, passati da 14.500 a oltre 15.876 già a partire dal 2022 e in modo più deciso nel 2023. La risoluzione, a prima firma Manuel Tuzi (M5S), contempla: l’abolizione dei test di cultura generale; una prima parte non superiore al 15% del test consistente in quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico, humanities; una seconda parte consistente in quiz esclusivamente riferiti a materie di tipo disciplinare.
Consulcesi ha elaborato un vero e proprio vademecum per i futuri studenti di Medicina (il cui test d’ingresso si è svolto ieri), ma utile anche per gli studenti di Infermieristica e Ostetricia, visto che le prove di accesso sono simili. Vediamo cosa prevede.
Innanzitutto è importante consegnare alla commissione tutto ciò che è vietato avere con sé il giorno della prova: telefono, smartwatch e calcolatrice.
Al momento di barrare la risposta, attenzione a non uscire dai bordi della casella, perché il modulo viene corretto da un lettore ottico. Non usare il modulo delle risposte per scrivere appunti.
Qualora ci si accorgesse di aver barrato la casella sbagliata, è sufficiente annerire la casella sbagliata e barrare quella giusta. Nel caso si sbagliasse ancora, si può annullare la risposta sbagliata barrando il cerchietto a lato della domanda.
Può capitare di non trovare tutti i moduli nel plico. Tale anomalia va segnalata alla commissione, tenendo presente che ogni plico deve contenere una scheda per i dati anagrafici, priva di qualunque codice identificativo, che va obbligatoriamente compilata. Del plico fanno parte: i quesiti della prova di ammissione con il codice identificativo del plico e due fogli dedicati alla brutta copia; un modulo per le risposte con lo stesso codice identificativo del plico; un foglio sul quale sono apposti il codice identificativo del plico e l’indicazione dell’ateneo e del corso di laurea a cui si riferisce la prova.
Nel caso in cui uno o più candidati segnalino irregolarità in merito al plico ricevuto, il presidente della commissione ne deve verificare l’attendibilità e, se necessario, provvedere alla sostituzione del plico. L’operazione deve risultare dal verbale d’aula con le relative motivazioni.
È inoltre importantissimo verificare la corrispondenza dei codici alfanumerici presenti sulle etichette. Spetta al candidato, infatti, sottoscrivere sulla scheda anagrafica la dichiarazione di veridicità dei dati e la corrispondenza dei codici delle etichette applicate alla scheda anagrafica e al modulo risposte.
Il test va compilato esclusivamente con la penna nera consegnata dalla commissione d’esame. E’ consigliato firmare subito la scheda anagrafica per evitare di dimenticarsene.
Una volta terminata la prova, i fogli con le domande vanno rimessi nel plico, insieme a quello di controllo, e depositati in una scatola. Le risposte vanno nella scatola sigillata su cui è scritto “Risposte” e la scheda anagrafica in quella con la scritta “Anagrafica”.
Redazione Nurse Times
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