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Infermieri indignati contro il corso per badanti organizzato dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria

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Un progetto quello che la SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria) ha presentato tramite il servizio di Simone Torchetti del TG2 andato in onda il 22/05/2016 alle ore 13.

Un programma per insegnare a circa un milione di badanti i trucchi del mestiere, fornendo così un prezioso sostegno a chi fa assistenza e soprattutto una tranquillità in più per gli anziani stessi così come riportato nel servizio.

Questo corso è stato promosso in 9 regioni italiane (Lombardia-Toscana-Umbria-Marche-Lazio-Abruzzo-Molise-Calabria-Sardegna) per la formazione dei badanti e dei familiari di anziani non autosufficienti, finalizzato alla presa in carico della persona in ambito sanitario, dalla somministrazione farmaceutica anche attraverso intramuscolari,  ai consigli sull’alimentazione.

Intervistato anche il prof. Paolo Falaschi (responsabile Unità Geriatria – Ospedale Sant’Andrea – Roma) sul progetto : “Verrà insegnato come fare un iniezione, come misurare la pressione, come fare un prelievo per la glicemia, ma anche come muoversi nella complessa rete dei servizi territoriali, come fare delle richieste alla ASL, qual è la reazione degli ambienti, qual è l’alimentazione più corretta per un soggetto anziano”.

Rimaniamo basiti! Ricordando che tale pratica sanitaria è di esclusiva pertinenza della professione infermieristica e medica precisando che chiunque la esegue senza la prescritta abilitazione della “laurea di Infermiere o in medicina e chirurgia” incorre nel reato di esercizio abusivo di professione sanitaria (art.348 ccp), la redazione Nurse Times attende chiarimenti dalla SIGG, dalla redazione del TG2 per queste informazioni forvianti, una vera e propria istigazione a compiere il reato suddetto, e chiede un immediato intervento della Federazione Nazionale dei collegi IPASVI che ha come primo obiettivo quello di tutelare i circa 487.000  infermieri dislocati su tutto il territorio nazionale.

Non si tratta di una posizione di arrocco verso alcune competenze che la legge affida in esclusiva alle professioni indicate, ma crediamo sia importante lanciare la figura dell’infermiere di famiglia, vera svolta nella sanità italiana con la presa in carico dei problemi della cronicità sul territorio, in grado di dare tutte le risposte ai bisogni di salute dei cittadini senza affidarli invece a pseudo badanti attraverso un corso di alcune ore.

Ancora una volta assistiamo al saccheggio delle competenze infermieristiche…Nurse Times vigilerà affinchè queste storture del sistema non penalizzino la nostra comunità professionale.

Savino Petruzzelli

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