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Infermieri in prima linea come soldati:“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie…”

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Riceviamo e pubblichiamo il pensiero della collega Erenia Nardino, in questo periodo di emergenza dovuto al contagio da Coronavirus.


Buongiorno Direttore,

Mi sembrava l’espressione più indicata quella della poesia del poeta Ungaretti “Soldati” brevissima ma Emblematica per descrivere in breve la situazione che tutti siamo chiamati ad affrontare oggi per il Covid 19.

Come sa sono una Infermiera ma non sono in prima linea come i miei colleghi, io lavoro in un ambulatorio,  non mi trovo ogni giorno a fronteggiare  un’emergenza epocale come quella del Coronavirus, un’emergenza che vista da fuori si ha solo una vaga percezione di quello che realmente stiamo vivendo.

https://www.nursetimes.org/energenza-coronavirus-arruolati-studenti-di-infermieristica-di-ogni-anno-per-sopperire-alla-carenza-di-personale-nei-reparti/82051

Con questo messaggio provo a dare un piccolo ma spero utile contributo per aiutare i miei colleghi   TUTTI a rendere visibile il loro sforzo. Io caro direttore come le dicevo non sono in prima linea torno a casa abbraccio e bacio mia figlia e quando esco non devo salutarla perché vado in ospedale e montare un  turno infinito e massacrante, e questa condizione di “normalità” per fortuna e dico per fortuna la vivono milioni di Italiani…gli stessi Italiani a cui vorrei dire niente di più di quello che non sia stato detto dai politici , dai media ,dai personaggi dello spettacolo ma soprattutto da tutti gli Operatori Sanitari. Un appello lo stesso da giorni che si traduce in un GRANDE GESTO DI SENSO CIVICO .

Spesso siamo portati a pensare che ciò che è racchiuso   in casa nostra è nostro e quindi siamo al sicuro, ma io penso anzi ne sono fermamente convinta che ciò che è posto fuori dalle mura delle nostre abitazioni è più Nostro , ci appartiene e per questo va preservato, come  il tanto discusso SISTEMA SANITARIO NAZIONALE . Tuttavia  potremo preservarlo solo se lo pensiamo come la nostra casa e gli operatori sanitari come parte della nostra famiglia ,stando attenti quindi a non sovraccaricarli di lavoro con i nostri atti inconsapevoli e sprovveduti.

Insomma proprio come si fa in famiglia dove ognuno conosce e sa quali sono i propri compiti e  le proprie responsabilità .

Rispetto e senso civico le parole magiche che sono alla base  di ogni civiltà che possa chiamarsi tale .

Questo caro direttore voleva essere il mio contributo per sensibilizzare più gente possibile e per ringraziare tutti i miei colleghi che vanno sostenuti.

L’augurio per tutti i Professionisti della Sanità Italiana : Riconoscimento e Gratificazione .

Gli elogi , gli encomi, gli appellativi vanno a braccetto con gratificazione professionale ,collocazione sociale dignità e riconoscimento economico.

Grazie e scusi la lungaggine di questo messaggio scritto con la pancia.

Erenia Nardino

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