Da circa una settimana nel Pronto soccorso dell’ospedale Mazzini di Teramo aleggia la figura di un infermiere “facilitatore”. Farà da spola dalla sala di attesa al Triage, o anche direttamente ai medici nelle sale di emergenza e assistenza.
Un modo per non far sentire soli gli utenti in attesa e di controllare il loro stato di salute. Si evita così la freddezza, la mancanza di empatia e quel senso di abbandono che si può sentire una volta effettuato il triage e dopo l’assegnazione del codice di emergenza. E si può pure monitorare lo stato psicofisico dell’utente.
Il rapporto di confidenza con l’infermiere facilitatore potrebbe aiutare anche il Triage a lenire tante fasi di aggressività e stress dei pazienti. E potrebbe diminuire la percentuale di errore degli operatori sanitari. Un miglioramento non indifferente con un investimento in formazione del personale.
Redazione Nurse Times
Fonte: i due Punti
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