Milano “Voi avete nelle vostre mani la vita della gente la vita dei loro cari, e fa di voi un tesoro unico nella nostra società e come ministro noi questo tesoro lo vogliamo tenere ben caro.” Con queste parole, il Ministro Lorenzin ha esordito durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2015 – 2016 dell’Università Campus Biomedico di Roma.
Un’università che come definisce Felice Barela (presidente UCBM) si presenta giovane, e che sa guardare al futuro e ha piena consapevolezza di avere ancora molta strada davanti e molta voglia di percorrerla.
Di fondamentale rilievo è stato l’intervento del Rettore Andrea Onetti Muda che definisce essenzialmente lo scopo al quale ogni università dovrebbe rifarsi “il compito fondamentale dell’insegnamento universitario è quello di dare uno stimolo e fornire agli studenti una guida che gli permetta di affrontare anche i problemi posti dalla rapida trasformazione del nostro mondo”
Tanti gli argomenti sviscerati durante la cerimonia che ha visto la partecipazione di soggetti del calibro della Professoressa Maria Grazia De Marinis, protagonista indiscussa del panorama infermieristico moderno e orgoglio per quanti giovani infermieri si affacciano in questo studio. Definisce “L’ arte dell’infermieristica come l’insieme delle espressioni possibili e diverse che emergono dal contatto effettivo ed affettivo dell’infermiere e paziente”
Sono molte le eccellenze che lavorano in questo ambiente stimolante, e il campo infermieristico è pienamente rappresentato anche dalla coordinatrice infermieristica: Elena Pasqualotto, ricevuta in passato dall’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e nominata Cavaliere della Repubblica in occasione della Cerimonia al Quirinale per la giornata internazionale della donna. Con le sue due lauree e un master e con la grande esperienza alle spalle, racchiude il pensiero infermieristico in 3 semplici ma impegnativi concetti “Pazienza, empatia e sorriso sulle labbra”.
Incomincia sotto i migliori auspici, l’anno accademico in questa Università giovane, che trova le sue radici nella tradizione dell’innovazione.
Giuseppe Cannito
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