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In PS per una ferita alla mano: frattura setto nasale a infermiere per la lunga attesa

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In PS per una ferita alla mano: frattura setto nasale a infermiere per la lunga attesa
Un’aggressione al personale sanitario (immagine di repertorio)
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Un pomeriggio di ordinaria follia si è consumato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Comiso. Un ragazzo giunto in Triage con una ferita alla mano avrebbe scatenato il panico tra i presenti, per essere visitato immediatamente.
Si tratta di Giovanni Piazzese, 28enne già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti. Stufo di attendere ha aggredito violentemente un infermiere, procurandogli lezioni al volto e una frattura pluriframmentaria del setto nasale. Si e poi concentrato su un medico, causandogli un trauma cranico. Ad avere la peggio è stato il primo ricevendo una prognosi di 25 giorni.
“Le aggressioni contro medici e infermieri sono all’ordine del giorno. Non possiamo più aspettare è arrivato il momento di approvare mio Ddl contro la violenza sugli #operatorisanitari. Pene più severe e postazioni di sicurezza perché gli ospedali siano finalmente sicuri per tutti”. Lo scrive la ministra della Salute Giulia Grillo, su Twitter.

Le aggressioni contro medici e infermieri sono all’ordine del giorno. Non possiamo più aspettare è arrivato il momento di approvare mio Ddl contro la violenza sugli #operatorisanitari. Pene più severe e postazioni di sicurezza perché gli ospedali siano finalmente sicuri per tutti”. Lo scrive la ministra della Salute Giulia Grillo, su Twitter.

E l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dice: “Spero che l’autore dell’aggressione ai danni del personale sanitario in servizio al PTE di Comiso resti il più a lungo possibile in galera. Come sempre faremo la nostra parte costituendoci in giudizio, ma ancora una volta faccio appello affinché si inaspriscano le pene nei confronti di quanti muovono un dito contro chi indossa un camice che è sacro al pari di una divisa o del lavoro degli insegnanti. Nei prossimi giorni farò visita all’infermiere ed al medico coinvolti in questa brutta vicenda, ai due professionisti esprimo da subito la mia vicinanza e solidarietà”.

“Al ministro della Salute Grillo diciamo che con le sue misure per i sanitari non è cambiato nulla. Non ha inserito nel suo provvedimento i posti di polizia. Non serve girare per gli ospedali siciliani se poi il personale viene picchiato e non è tutelato – affermano il segretario regionale e territoriale Fsi-Usae per la provincia di Ragusa Calogero Coniglio e Salvatore Bracchitta. E aggiungono – Chiediamo al ministro Grillo di coinvolgere il ministro dell’Interno Salvini perché solo lui può autorizzare i posti di polizia nei grandi ospedali”.

Simone Gussoni

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