Una carenza di personale rispetto a parametri previsti da normativa regionale
Nella notte fra giovedì 7 novembre e venerdì 8 novembre, i carabinieri dei Nas al comando del comandante Mario Di Vito hanno ispezionato contemporaneamente gli ospedali dei tre ospedali pubblici del Molise.
Al termine delle ispezioni sono state riscontrate carenze di organico tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. La questione è al centro di una segnalazione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione agli Organi Regionali e dell’ASReM per l’adozione di opportuni provvedimenti.
I militari si sono recati nei presidi di Termoli, Campobasso e Isernia con l’obiettivo di verificare eventuali casi di assenteismo, carenze di organico di personale medico e infermieristico ed eventuali presenze di persone non autorizzate. A conclusione degli accertamenti non sono state accertate anomalie particolari, ma solo carenze di personale rispetto ai parametri previsti dalla normativa regionale.
Già mesi fa (luglio u.s.) la presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Mariacristina Magnocavallo denunciava una grave carenza di personale infermieristico molto lontano dal reale fabbisogno.
Tanto che alla difficoltà acuita dai turni di ferie si faceva fronte ricorrendo allo straordinario programmato.
Secondo i dati forniti dall’Opi, allargando l’analisi anche alle strutture convenzionate, si calcola che in tutto il Molise mancherebbero all’appello almeno 600 infermieri. E con le fuoriuscite previste per l’adesione a quota 100 si arriva ad una carenza di circa mille unità.
In Molise attualmente il rapporto è di 13 utenti per infermiere, studi internazionali indicano il limite di 6 assistiti per infermiere, limite oltre il quale la mortalità sale in media del 30%. Ad ogni aumento di una unità -paziente per infermiere, la probabilità di morte del paziente aumenta del 7%: in Molise, 7 pazienti in più per ogni infermiere, l’aumento del rischio è del 49%.
“Che non si sostanzia in un tale esito per la capacità e la volontà dei professionisti di svolgere con qualità il loro lavoro, ma proseguendo con la riduzione di organici – lancia l’allarme la presidente Magnocavallo – potrebbe essere impossibile mantenere questi parametri”.
Tante criticità in regione, che con quota 100 implodono, considerando anche i 12 anni di commissariamento e i 10 di blocco del turnover che non hanno consentito di ringiovanire l’organico.
Quindi una situazione esplosiva di carenza cronica di personale sanitario che ora è certificata anche dai Nas.
Redazione Nurse Times
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