Lo studio condotto dai ricercatori di Vancouver potrebbe rivoluzionare l’offerta del gruppo 0.
Un giorno non lontano la cronica carenza di sangue, problema che si acuisce ogni estate, potrebbe essere risolta – e in modo low cost – con l’aiuto di un batterio intestinale. Nel microbiota intestinale sono stati scoperti due enzimi che permettono di convertire il gruppo sanguigno A nel gruppo 0 universale e che potrebbero quindi rivoluzionare l’offerta delle banche del sangue.
Reso noto sulla rivista Nature Microbiology, lo studio è il risultato di un lavoro condotto presso il dipartimento di Chimica della University of British Columbia, a Vancouver, in Canada. I gruppi sanguigni (A, B, AB e 0) sono determinati dalle molecole esposte (oppure assenti) sulla superficie dei globuli rossi. Perché una trasfusione funzioni, ci deve essere corrispondenza tra il gruppo sanguigno del donatore e quello del ricevente. Solo il gruppo 0 non presenta molecole sulla membrana dei globuli rossi, ed è per questo che può essere trasfuso a tutti, senza provocare reazioni avverse, simili a un vero e proprio rigetto. Così, mentre i gruppi A, B e AB, possono essere infusi unicamente in persone con corrispondenti gruppi sanguigni, il gruppo 0 può essere donato a chiunque. Di conseguenza il sangue di tipo 0 scarseggia quasi sempre nelle banche.
Per convertire il sangue di tipo A nel gruppo 0 bisogna rimuovere dalla membrana dei globuli rossi la molecola N-acetilgalattosamina (o GalNAc), che è una glicoproteina, legata a uno zucchero. E qui entrano in scena i ricercatori canadesi, diretti da Peter Rahfeld e coordinati da Stephen Withers: hanno trovato una soluzione efficiente ed economica, grazie a sofisticate analisi genetiche su campioni di feci. Gli specialisti sono partiti da un dato di base: i batteri intestinali sono capaci di digerire gli zuccheri. E così hanno setacciato i campioni di microbiota alla ricerca di enzimi in grado di digerire in modo specifico GalNAc. In questa indagine hanno scoperto che due enzimi, insieme, fanno al meglio questo lavoro: entrambi sono prodotti dal batterio intestinale Flavonifractorplautii.
Sono stati quindi rintracciati nel Dna del microbiota i due geni legati a questi enzimi e, a questo punto, hanno cominciato a produrre su vasta scala gli enzimi stessi: hanno inserito i “pezzi” di Dna in un microrganismo di laboratorio “tuttofare”, l’Escherichia coli, e hanno sfruttato questa “riserva enzimatica” per convertire con successo campioni di sangue intero di gruppo A in gruppo 0 universale. I risultati sono promettenti: rendono i due enzimi candidati ideali per la conversione economica di grandi quantità di sangue.
“Le trasfusioni salvano tante vite – scrive Rahfeld -. Trasfondere sangue di gruppo sbagliato può avere conseguenze fatali. Ma può essere problematico in situazioni di emergenza trovare un donatore compatibile. È per questo motivo che il sangue di gruppo 0 è preziosissimo e scarseggia sempre nelle banche. In futuro speriamo che questi enzimi siano usati su vasta scala per la produzione di sangue universale. Al momento stiamo anche pianificando di testare l’utilizzo di questi e di altri enzimi simili (da isolare sempre nel microbiota) per rimuovere una serie di antigeni specifici dalla superficie di organi e tessuti. Questo approccio potrebbe ampliare la disponibilità di organi da trapianto compatibili”.
Redazione Nurse Times
Fonte: La Stampa
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