Il Veneto fissa un tetto massimo ai compensi dei medici gettonisti per contenere la spesa sanitaria e colmare la disparità di trattamento con i medici dipendenti
Il Veneto ha recentemente approvato una delibera che limita i compensi dei medici gettonisti che operano tramite società o cooperative all’interno delle strutture sanitarie pubbliche della regione. La decisione è stata presa per ridurre la spesa sanitaria e per evitare forme di concorrenza tra le aziende sanitarie, che hanno risorse limitate.
Secondo la nuova delibera, i medici gettonisti che svolgono ruoli di responsabilità, come i dirigenti nelle unità operative di anestesia, rianimazione e terapia intensiva, e nelle unità operative di Pronto Soccorso, potranno essere pagati un massimo di 80 euro all’ora.
La delibera prevede anche la possibilità di stipulare contratti con i medici gettonisti solo in casi eccezionali, dopo aver esaurito tutte le risorse interne. La priorità resta l’assunzione di medici dipendenti, e nuovi concorsi saranno banditi per le specialità più carenti.
Questa decisione mira anche a colmare la disparità di trattamento tra i medici dipendenti, che ricevono un tetto massimo di 60 euro all’ora, e i medici gettonisti. Si prevede che ciò possa evitare la fuga dei medici verso il settore privato.
La delibera è stata pubblicata sul Bur. Lo scopo di contenere la spesa sanitaria, garantire una giusta retribuzione ai medici gettonisti e incentivare l’assunzione di medici dipendenti.
Redazione Nurse Times
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