Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa pervenuto dall’ufficio stampa dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano Lodi Monza e Brianza
Il TAR Lombardia ha sospeso il decreto di commissariamento ministeriale dell’OPI MI – LO – MB.
Il Presidente Muttillo: “Il nostro giusto e corretto comportamento è stato impropriamente posto alla base di un provvedimento di commissariamento dell’Ordine, che ci ha costretto a rivolgerci al giudice amministrativo, il quale è intervenuto in modo assolutamente tempestivo”.
Il commissariamento ministeriale, sollecitato dalla Federazione Nazionale, è stato immediatamente sospeso dal Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia.
Questo intervento consente ora all’attuale Consiglio direttivo di convocare gli iscritti sulla base delle nuove norme.
Si è infatti completato, con la pubblicazione del Decreto del Ministero della Salute, il lungo iter che dà attuazione a quanto disposto in materia elettorale dalla legge n. 3/2018 sulla riforma degli ordini professionali, sia pure con alcune lacune ancora esistenti in tema di voto telematico; si sono disciplinate le relative regole di indizione delle assemblee elettorali e pertanto siamo pronti a dare al più presto la parola agli iscritti che devono essere consapevoli che senza un Ordine autonomo e libero anche la loro posizione individuale sarà meno tutelata.
Muttillo: “Abbiamo voluto attendere che si completasse il processo normativo, ora è possibile dare la parola anche agli infermieri iscritti al nostro ordine con la sicurezza che le prossime elezioni non saranno inutili perché le nuove disposizioni regolamentari consentono in terza votazione di proclamare gli eletti a prescindere dal quorum dei votanti, mentre finora ciò non è stato possibile com’è noto”.
Ancora il Presidente: “abbiamo doverosamente atteso che si completasse il complesso processo normativo sopra delineato che ora ci consente, primi in Italia, di usufruire delle nuove regole elettorali, evitando di sprecare tempo e risorse economiche come sarebbe accaduto se ci fossimo precipitati ad re-indire le elezioni con le obsolete e superate regole risalenti al 1946”.
Redazione NurseTimes
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