Estimated reading time: 5 minuti
Il dott. Morandelli Michele presenta il suo lavoro di tesi dal titolo “La relazione fra ipobaria ipossiaca e coagulopatia indotta da trauma nei pazienti d’alta quota“
Il progetto editoriale denominato NeXT 2.0 permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale. Inviateci le vostre tesi di laurea a [email protected]. Ricordiamo che ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.
NurseTimes è l’unica Testata Giornalistica Sanitaria Italiana (Reg. Trib. Bari n. 4 del 31/03/2015) fondata e gestita da Infermieri, quotidiano diventato il punto di riferimento per tutte le professioni sanitarie.
ABSTRACT
La medicina di montagna è una branca specialistica focalizzata su problematiche specifiche di contesti remoti legate a problematiche classiche. Il trauma, che sia a fondo valle o in quota, rimane sempre un’azione di sfogo delle forze su un corpo. Inoltre, può avere complicanze dettate da condizioni specifiche di un determinato ambiente.
La carenza cronica d’ossigeno, assieme alla coagulopatia indotta da un trauma, può provocare nei pazienti in ambiente montano, soprattutto a quote elevate, delle sfide diagnostiche e gestionali per il personale sanitario. Queste sfide riguardano il garantire il miglior outcome possibile al paziente. L’ipobaria con la conseguente ipossia, secondo gradiente altimetrico, porta ad una condizione predisponente per lo sviluppo della coagulopatia e squilibri relativi all’emostasi. Bisogna considerare altri fattori come l’ipotermia e l’acidosi indotta. Inoltre, tassi di mortalità elevati e riscontro di alterazioni fisiopatologiche in un alto numero di pazienti, portano a mettere a fuoco questi aspetti poco studiati. L’obiettivo è migliorare la prevenzione e la catena gestionale dei pazienti provenienti da quote ipobariche in cui si sia verificato il trauma.
Obiettivo
Lo scopo di questa tesi descrittiva è porre un interesse sulla valutazione e gestione delle problematiche. Intende rispondere alla domanda: “La carenza cronica d’ossigeno può avere conseguenze clinicamente significative nella coagulopatia indotta da trauma nei pazienti esposti a quote elevate?”. Questo per sensibilizzare e provare a dare il via a degli studi più approfonditi in un ambito particolare e poco esplorato. L’obiettivo è attivare una gestione specifica sfruttando le migliori evidenze possibili.
Sfondo
Purtroppo, per tipologia di eventi, molto spesso letali, la difficoltà nel reperire dati in contesti soprattutto d’alta quota e la poca formazione portano a sottovalutare il fenomeno. Di conseguenza, non si sviluppano degli studi specifici per avere un metodo condiviso e scientificamente valido di carattere universale, con le migliori nozioni attuali possibili.
Risultati
Sono stati presi in considerazione 36 articoli, degli ultimi 10 anni. Essi mostrano la correlazione fra stati di mancanza d’ossigeno in alta quota, le interazioni con la cascata coagulativa , e l’adattamento fisiologico della composizione ematica. Questi elementi sono cruciali nello sviluppo di coagulopatie indotte da trauma o da coagulopatie intravasali diffuse.
Conclusioni
Tutti gli articoli sono d’accordo che l’ipossia ipobarica indotta dall’alta quota sviluppi caratteristiche predittive nella genesi di coagulopatie, soprattutto se associate a eventi traumatici. Il 25% dei pazienti d’alta quota sviluppa queste problematiche. Inoltre, i tassi di mortalità sono incrementati di 4 volte superiori al normale con percentuali di decessi del 30% in più rispetto ai pazienti in condizioni di normossia.
Non vi sono molti studi approfonditi, e non vi è nemmeno una scala di classificazione del rischio clinico. Questo causa problemi di allerta per la prevenzione di questi stati clinici. Questo può provocare un mancato riconoscimento della casistica e una sottovalutazione del quadro patologico evolutivo. Inoltre, può manifestarsi anche dopo alcuni giorni dall’evento, con un aumento nello sviluppo sia di coagulopatia indotta da trauma (TIC) che di coagulopatia intravasale diffusa (CID). Vi sono anche difficoltà nella gestione del sanguinamento, sia di natura venosa che arteriosa. Vi sono deficit di emostasi a livello del danno tissutale localizzato e di complicanze diffuse a livello sistemico. Ulteriori studi dovrebbero essere condotti per aumentare il livello di comprensione relativo a queste problematiche. Inoltre, sarebbe importante dare strumenti per il riconoscimento precoce e garantire una gestione garante del miglior outcome del paziente.
Parole chiave:
Le keywords sono state definite: trauma induced coagulopathy, high altitude, oxygen
Approvazione etica
Poiché si tratta di una tesi descrittiva con tratti di revisione della letteratura basata sulla ricerca letteraria, non sono stati raccolti dati dagli intervistati. Per questo, non è stata richiesta l’approvazione del comitato etico.
Dott. Morandelli Michele
Tesi: La relazione fra ipobaria ipossiaca e coagulopatia indotta da trauma nei pazienti d’alta quota
Immagine: pixabay.com
Scopri su NurseTimes la nuova piattaforma dedicata alla condivisione delle Tesi di Laurea (Vedi articolo). Clicca su https://tesi.nursetimes.org/ e accedi alla tua Area Riservata per sfruttare al massimo le funzionalità offerte dalla nostra piattaforma dedicata. NurseTimes offre maggiore visibilità ai vostri questionari attraverso l’utilizzo dei nostri gruppi Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram e raggiungere così molti più utenti.
- Unisciti a noi su Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
- Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
- Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
- Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
- Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento