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Riceviamo la tesi del dott. Alex Antoniozzi dal titolo “EBN nel trattamento delle ustioni: rilevazione delle conoscenze dei professionisti tramite survey ABLS”
Gentile Direttore di NurseTimes,
vorrei proporre ai suoi lettori il mio lavoro di tesi di laurea in infermieristica dissertata presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
PROBLEMA/INTRODUZIONE
La gestione del paziente ustionato è un’azione complessa, in quanto viene definito come un paziente traumatizzato, che spesso non viene effettuata seguendo le evidenze scientifiche Infermieristiche (EBN).
L’EBN è definita come un processo per mezzo del quale gli infermieri assumono le decisioni cliniche utilizzando le migliori ricerche disponibili, la loro esperienza clinica e le preferenze del paziente, all’interno di un determinato contesto di risorse disponibili.
Il ruolo infermieristico nel trattamento delle lesioni da ustione riveste una posizione fondamentale nel trattamento del dolore, nella gestione delle medicazioni e nel fronteggiare le complicanze legate alla lesione.
OBIETTIVO/I DI TESI
L’obiettivo della mia tesi è quella di descrivere le lesioni da ustione, fornendo evidenze scientifiche infermieristiche sulla gestione del paziente ustionato in toto e le relative lesioni cutanee, al fine di aumentare le conoscenze del professionista infermiere nel campo delle ustioni.
IPOTESI O DOMANDA DI RICERCA
L’elaborato pone come ipotesi la mancata applicazione, da parte dei professionisti infermieri, degli interventi necessari, riportati dalle evidenze scientifiche, nel setting del paziente ustionato, il che riflette le difficoltà riportate nella gestione delle ustioni.
La condivisione delle evidenze porta ad una maggiore consapevolezza della gestione del paziente ustionato, limitando sensazioni quali dolore, sconforto e controllando il sopraggiungere di sovra- infezioni.
MODELLO O QUADRO CONCETTUALE DI RIFERIMENTO
Per la stesura di questa tesi sono stati presi come modelli di riferimento i protocolli e linee guida Europee ed Internazionali.
Oltre ai protocolli ed alle linee guida sono stati considerati articoli scientifici e studi validati e condivisi dalla comunità scientifica in materia di ustioni. Inoltre, al fine di valutare le conoscenze in merito da parte del personale infermieristico, è stato somministrato un questionario al personale infermieristico dell’Azienda Ospedaliero-universitaria Sant’Andrea.
CAMPIONE
Il campione, risultante in un numero di 81 professionisti, è stato ricavato dai reparti definiti di area critica, quali Pronto Soccorso, Terapia Intensiva e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea.
MATERIALI E METODI
Per questa tesi è stata condotta una revisione della letteratura attraverso
l’utilizzo di libri di testo e diverse banche dati, tra cui Pubmed, Up to Date ed EasyBixy. Sono stati utilizzati limiti di ricerca per restringere il campo, come Free full text, Human. La ricerca è stata eseguita utilizzando le seguenti keywords, con l’ausilio degli operatori booleani (AND, OR, NOT): Burn, Burn Injuries, Nursing, Burns Patient, Burned.
Inoltre, lo studio è stato condotto somministrando un questionario ABLS con l’obiettivo di raccogliere dati per valutare le conoscenze nella gestione e trattamento delle ferite da ustione, acquisite tramite l’esperienza clinica e le conoscenze teoriche.
Il questionario è costituito da quindici items; le prime tre domande sono domande di natura Sociodemografica, le successive undici domande sono quesiti relativi alle conoscenze generali nel campo delle ustioni e dell’Advanced Burn Life Support, infine l’ultima domanda tratta le proposte per aumentare la conoscenza dell’ABLS.
Il questionario è stato somministrato ai professionisti sanitari infermieri appartenenti alle aree critiche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea.
Le aree critiche prese in considerazione sono le terapie intensive, la rianimazione ed il pronto soccorso. Lo studio è stato effettuato in un arco di tempo di circa tre mesi; il campione da me analizzato per il raggiungimento dello scopo è costituito da 81 professionisti sanitari.
Sulla base dei risultati ottenuti, si è deciso di analizzare le risposte fornite dai professionisti che hanno dichiarato di aver prestato servizio in un centro ustioni, confrontando le domande di maggiore interesse rispetto alla popolazione generale. Le percentuali di risposta ottenute sono state rappresentate graficamente all’interno della tesi, con lo scopo di rendere di facile lettura i dati risultanti dall’analisi da me effettuata.
RISULTATI
Alla luce del presente elaborato risulta evidente che la maggior parte dei professionisti che hanno contribuito allo studio effettuato, possiede conoscenze e competenze superficiali e scarse sull’argomento, dimostrando come la popolazione infermieristica non adotti le evidenze sopra riportate e intervenga in base a vecchie nozioni mutuate da studi oramai ritenuti dalla comunità scientifica datati e obsoleti.
Nelle evidenze scientifiche disponibili è chiara la definizione di una linea standard delle medicazioni, nonché delle nuove certezze in materia di innesti cutanei e trapianti che siano essi allotrapianti, autotrapianti o xenotrapianti. Le nuove evidenze suggeriscono come l’utilizzo di medicazioni idrocolloidi, siliconi, alginati e poliuretani soddisfano la maggior parte dei criteri essenziali di una medicazione ideale.
È stato dimostrato come medicazioni a base di sulfadiazina d’argento e la garza di paraffina, siano sconsigliate in quanto possono portare ad una essiccazione delle ferite, diminuendo così la possibilità di una guarigione ottimale.
Dalle ricerche, emerge come il ruolo infermieristico nella gestione del dolore del paziente ustionato è il più importante per quanto riguarda la sorveglianza ed il trattamento precoce del dolore stesso, così come è nota l’importanza del professionista infermiere nel primo soccorso, nella gestione delle medicazioni e nel supporto in toto del paziente ustionato.
CONCLUSIONI
Per concludere, al termine dello studio, è possibile affermare che la conoscenza dei professionisti infermieri nel campo delle lesioni da ustione deve essere migliorata, integrata, approfondita, sia con la partecipazione ai corsi ABLS proposti nel territorio ai professionisti, sia con la ricerca scientifica sui pazienti ustionati, in quanto lo stesso codice deontologico fa della formazione continua e permanente, strumento imprescindibilmente legato alla professionalità e alla capacita di prestare cure efficaci ed efficienti alla persona malata.
È opportuno indagare ciò che è possibile fare per aumentare le conoscenze sulla gestione del paziente ustionato e sulle medicazioni delle lesioni correlate, attuando e trasformando in linee guida e istruzioni operative le evidenze scientifiche correlate e disponibili in letteratura per l’uso da parte dei professionisti sanitari.
Alex Antoniozzi
Allegato
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