La giovane infermiera devolverà l’intero compenso percepito per l’apparizione sul palco dell’Ariston all’associazione La Farfalla, che ha sede a Grosseto, la sua città.
Alessia Bonari, l’infermiera 24enne resa nota da un selfie che la ritraeva col volto tumefatto dalla mascherina dopo un turno di lavoro in ospedale agli arbori della pandemia in Italia, ha deciso di portare a Grosseto, la sua città, l’intero cachet percepito per la partecipazione al Festival di Sanremo. A beneficiare della donazione da lei decisa sarà l’associazione La Farfalla, che sul territorio di occupa di cure palliative per i malati terminali.
“Mi è sembrata la scelta più giusta”, ha detto Alessia, che il giorno dopo l’ospitata sul palco dell’Artiston era già in corsia, nell’ospedale milanese dove lavora. Non si è fatta attendere la reazione di Roberto Martinelli, presidente de La Farfalla, che non conosce personalmente la giovane infermiera: “La vorremmo invitare qua a Grosseto per una giornata che possa raggruppare tutte le attività legate alle cure palliative dell’Area vasta Asl Sud Est. Vogliamo ringraziare Alessia, oltre che per la donazione, anche perché ha lanciato un messaggio importante sulle cure palliative. Non tutti quelli che sono a livelli alti, perché lei ora è a livelli alti, sanno che le associazioni che si occupano di cure palliative vivono di donazioni e non hanno contributi da parti di enti. Quindi i ringraziamenti sopo doppi. Speriamo possa accettare il nostro invito in città, perché la sua presenza porterebbe ancor più attenzione su questo impegno così importante”.
Sulla pagina Facebook della stessa associazione è poi comparo un messaggio di riconoscenza: “Siamo travolti da un oceano di emozioni e ringraziamo Alessia Bonari a nome di tutti i malati e dei loro famigliari. Cara Alessia, ti aspettiamo a braccia aperte”. Riconoscenza alla quale si è unito anche Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto.
Redazione Nurse Times
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