Il sindacato, attraverso una nota, sottolinea le gravi criticità dell’ospedale.
“Pazienti ricoverati in letti bis, nei corridoi e ospitati in altri reparti. Infermieri e operatori sociosanitari sottoodiomensionati rispetto al numero dei pazienti. Alto rischio di contagio da Covid-19 per tutti”. Sono queste le criticità che caratterizzano le Unità operative di Medicina d’urgenza e Nefrologia all’ospedale Brotzu di Cagliari. Le denuncia il sindacato Nursind con una lettera indirizzata all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, al commissario dell’Arnas Brotzu, Paolo Cannas, e allo Spresal, il Servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro.
“Il reparto di Medicina d’urgenza – sottolineano i dirigenti sindacali Fabrizio Anedda, Zaira Anedda ed Emilio Fava – sta vivendo una situazione di sovraffollamento. Sono presenti infatti 45 pazienti ricoverati a fronte di 38 posti letto accreditati. Inoltre l’Unità operativa ha altri cinque pazienti in appoggio in altri reparti. Di questi 45, sei non hanno un posto letto in camera di degenza, ma vengono ospitati negli ambulatori del Day Hospital, nella medicheria, nella sala ecografia, in un ambulatorio medico e alcuni nei corridoi del reparto”.
E ggiungono: “Nonostante la dichiarata opposizione del personale infermieristico, è stato disposto il posizionamento di un letto bis in diverse stanze di degenza, riducendo ulteriormente lo spazio tra un paziente e un altro, e facendo sì che vengano meno la funzionale operatività e la distanza di sicurezza imposta da tutti i protocolli anti-Covid. Il cluster di contagi di meno di un mese fa non ha insegnato nulla?”.
Quanto alle difficoltà del personale infermieristico, poi, il sindacato lancia un forte allarme: “I carichi di lavoro sono insostenibili: il rapporto è uno a 15. Le criticità di rilevano soprattutto soprattutto in Nefrologia e annessa Unità intensiva per trapianti di rene, con un rapporto di infermiere-paziente di 1/10 nei turni diurni e di 1/15 in quello notturno. Stando agli accreditamenti di organico regionali, dovrebbero essere invece rispettivamente di 1/6 (massimo 1/ 9) e di 1/1 ( massimo 1/2), con la presenza minima di uno o due oss nel reparto anche durante il turno notturno”. Da qui la richiesta “di immediati controlli e sopralluoghi da parte dei vertici, volti a modificare la situazione attuale e a riportarla nei limiti di sicurezza previsti”.
Redazione Nurse Times
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