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I dati sui decessi di medici e infermieri morti in battaglia contro il covid-19

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I dati sui decessi di medici e infermieri morti in battaglia contro il covid-19
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Il più giovane ci ha lasciati a soli 31 anni. Sarà ricordato come eroe, tra i medici e infermieri morti nella battaglia contro il Covid-19.

Il Centro Studi di OPI Giovani di Bari, ha portato a termine una ricerca sui decessi dei medici che la FNOMCEO espone sul proprio sito istituzionale con un approfondimento analitico e di studio dei dati.

“Si è molto discusso nel gruppo di lavoro, del dato riguardante il numero dei morti dei sanitari medici in Italia che sembra non avere uguali nel mondo se rapportati a tutti i dati percentuali della diffusione del virus Covid-19 e sulle fonti che utilizzano i media per descriverli numericamente,” scrivono i coordinatori del gruppo di ricerca dell’OPI (Giovani di Bari Molinari Francesco e Cinzia Papappicco) e il presidente OPI di Bari Andreula Saverio, “tanto a fronte del dato che ha chiarito l’Istituto Superiore di Sanità che ha conteggiato nel numero di 60 i medici morti per il Covid-19 in Italia

Nella ricerca del gruppo di lavoro OPI giovani vi sono approfondimenti per dato anagrafico, per fasce di età, per posizione regionale e provinciale. 

I dati sui decessi

Il dato dei decessi alla data del 20 aprile è di n.142 medici e 31 infermieri

I dati più espressivi che la ricerca espone e che in sintesi si riportano, meritano approfondimenti che la FNOMEO, vorrà dare per fornire elementi di chiarezza alle informazioni che i media diramano: 

• Risultano n. 60 medici nella fascia di età 32-69 anni 

• Risultano n. 24 medici deceduti nella fascia di età 70-79 anni 

• Risultano n. 16 medici deceduti che supera gli 80 anni (Difficile comprendere, sempre nel rispetto delle persone e del valore dell’esercizio professionale svolto, il collegamento con le espressioni presidenziali sopra citate) 

• In ultimo, risultano 42 nominativi di medici deceduti non ricompresi nell’anagrafica della FNOMCEO. Questo, probabilmente per errori o refusi dei compilatori dell’elenco, senza ulteriori controlli prima della pubblicazione, o si tratta (ma la cosa è da verificare), di professionisti che hanno esercitato l’arte medica, ma da tempo pensionati e non più iscritti all’Ordine (e pertanto senza possibilità di rispondere ad alcuna chiamata) 

“Si è deciso di includere tutti i medici, pensionati o ancora in attività,” specifica la FNOMCEO in una nota nel documento, “perché per noi tutti i medici sono uguali e uguale è il cordoglio per la loro perdita. Alcuni dei medici pensionati, inoltre, erano rimasti o erano stati richiamati in attività; alcuni di loro avevano risposto a una chiamata d’aiuto. Perché non si smette mai di essere medici, lo resta sino in fondo e per tutta la vita”.

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