L’attuale generazione di infermieri attraversa un periodo di difficoltà occupazionale mai riscontrato in passato
La motivazione che in passato avrebbe spinto molti giovani neodiplomati ad intraprendere la carriera infermieristica non sembra più esistere, nonostante il corso degli open-days, i docenti universitari continuino ad esaltare la professione ribadendo come manchino decine di migliaia di professionisti della salute.
Come riscontrato in passato, al Sistema Sanitario Nazionale mancano 60.000 infermieri, ma sembra proprio che nessuno sia disposto ad assumerli.
Riportiamo di seguito le parole del collega Pietro Perconte, reduce da una serie infinita di prove concorsuali.
Siamo la Generazione Concorsi
La generazione senza soldi ma con tanti sogni. Giovani o meno costretti a girare l’Italia su e giù in cerca di un occupazione stabile.
Noi tutti che dopo anni di sacrifici sui banchi delle università e nelle corsie a fare i tirocinanti senza neanche un rimborso, continuiamo a esser sfruttati da questi ospedali.
Costretti a pagare una tassa concorsuale che servirà ad ingrassare le tasche di pochi. Spesso potrebbe sembrare un’offesa perché il concorso non fa bene a noi ma a quella azienda che otterrà la nostra esperienza, perché noi generazione concorsi siamo linfa vitale per le corsie degli ospedali.
Siamo portatori di nuove conoscenze, siamo portatori di una professione che stiamo rendendo all’avanguardia. L’Infermiere si innova ogni giorno e farebbe tutto ciò che è necessario nell’interesse del paziente.
Occorre non continuare ad illudersi che sia una guerra tra colleghi ma il lavoro c’é . Mancano 60 mila infermieri in Italia, non potete continuare a non pensare che investire nel personale sanitario non sia importante.
Speriamo che il prossimo governo pensi ai precari a noi ultimi dimenticati e da Generazione Concorsi finalmente possiamo diventare occupati ma non per noi ma per i vostri famigliari, perché tutti voi avrete bisogno di noi infermieri.
Appare evidente a molti, come non sia possibile continuare ad assistere a prove selettive che attualmente coinvolgono decine di migliaia di candidati che, con il passare degli anni, non potranno che aumentare in maniera esponenziale.
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