Un cittadino marocchino ha dato fuoco, per protesta, a una barella mentre era in cura al pronto soccorso di Grosseto. L’uomo è stato fermato, ma per un’ora la sala è stata inagibile.
Ancora episodi di cronaca tengono in ‘ostaggio’ i pronto soccorso italiani. Oramai è una specie di bollettino di guerra, che viene quotidianamente aggiornato con nuove, diverse e anche pittoresche performances: ne sanno qualcosa a Prato, dove per giorni un ‘signore’ in cerca di farmaci ha creato il panico (VEDI); oppure a Novara, teatro di un ‘inseguimento’ ai danni di un malvivente armato da parte di un infermiere disabile (VEDI); o ad Acerra (Napoli), dove un pazzo è entrato addirittura con lo scooter in sala d’attesa (VEDI); e in provincia di Lecce, dove un paziente ubriaco voleva tagliare la testa a medici e infermieri (VEDI).
L’ultima in ordine di tempo, dopo le botte prese da un infermiere al Sant’Orsola di Bologna il 10 maggio (VEDI) ad opera di un paziente stanco di attendere il proprio turno, si è verificata a Grosseto, dove un cittadino nordafricano ha tentato letteralmente di bruciare il dipartimento di emergenza e accettazione; per fortuna senza riuscirci.
Il personaggio, originario del Marocco, era stato trasportato all’ospedale la notte tra l’11 ed il 12 maggio 2016 ed era in evidente stato di agitazione. Non appena preso in consegna dal personale sanitario, ha ricevuto subito i trattamenti del caso, ma ha continuato a dare in escandescenze senza un apparente motivo. Fino a che, intorno alle 04:30, una volta accompagnato nella sala adibita ai codici verdi, ha ben pensato di provare ad appiccare un incendio, dando fuoco a una barella.
La coltre di fumo sviluppatasi dalle lenzuola, ha destato subito l’attenzione del personale infermieristico che è accorso con estintori alla mano e ha bloccato l’incendio prima che le fiamme divampassero e mettessero in serio pericolo tutte le persone presenti.
A quel punto sono state allertate le forze dell’ordine, che sono intervenute poco dopo presso il nosocomio e hanno finalmente piantonato il paziente esagitato e per giunta piromane. Durante l’episodio, che rimane comunque molto grave, fortunatamente non si sono verificati pericoli per l’incolumità fisica degli altri pazienti. La sala, però, che a causa della combustione si era saturata di fumo, è tornata nuovamente a disposizione del personale sanitario e dei pazienti solo dopo un’ora dal tentato falò.
Fonti: ilgiunco.net, ilrestodelcarlino.it
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