Colpo di scena! Vi ricordate la vicenda finita su tutti i giornali sulla presunta “gara degli aghi” messa su da infermieri e medici, secondo quanto inizialmente denunciato dal dott. Riboni, direttore del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza?
Tutto era partito dopo la denuncia su una presunta chat su whatsapp in cui il personale in servizio presso il succitato P.S. faceva “a gara a chi infilava gli aghi o le canule più grosse ai pazienti”. Vicenda che ha suscitato scalpore sia nell’ambiente sanitario che nella popolazione.
Bene dopo mesi di inchieste interne avviate dalla Asl arriva la sanzione disciplinare da parte del servizio Affari Legali dell’U.S.L. 6 di dieci giorni di sospensione dal lavoro comminata al primario Vincenzio Maria Riboni.
Il dirigente medico sanzionato al termine di un procedimento disciplinare interno perché sul verbale in cui denunciava il comportamento dei medici e infermieri che erano finiti sotto inchiesta, venivano riportate, stando a quanto ha verificato l’azienda, affermazioni non corrispondenti al vero.
Il primario, tramite il suo avvocato, annuncia battaglia giudiziaria. Il provvedimento è stato impugnato in Procura.
Per il Nursind, “la sanzioni confermano la tesi secondo cui la gara non ci sarebbe stata e la vicenda trarrebbe origine da un verbale falsificato”.
Il procedimento disciplinare sui sei infermieri e due medici si è invece concluso con sei archiviazioni e due richiami per uso improprio del telefono aziendale.
La decisione ultima spetta alla Procura che dovrà stabilire come sono andate esattamente le cose.
Massimo Randolfi
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