“O comprate le pile, oppure tornate un’altra volta”, avrebbe detto la dottoressa in servizio all’ufficio Asl.
Ha dell’incredibile la storia raccontata su Facebook da una ragazza pugliese bisognosa di una visita per il rinnovo della patente. Un lungo post, scritto per denunciare quanto accaduto giovedì scorso all’ufficio Asl di Giovinazzo, in provincia di Bari, dove il monitor necessario per l’esame non si accendeva perché le batterie del telecomando erano scariche.
Può capitare, certo. L’anomalia, stando alla versione dei fatti fornita dalla ragazza, consiste però nella soluzione del problema proposta dalla dottoressa in servizio: “O andate a comprare le pile, oppure tornate un’altra volta”, avrebbe detto ai numerosi utenti in attesa.
E qui ne è sorto un altro, di problema: chi paga le batterie nuove? Pare che la dottoressa si sia subito chiamata fuori, annunciando di non volerci rimettere di tasca propria. All’acquisto ha provveduto allora la ragazza, che aveva chiesto un’ora di permesso dal lavoro e non poteva tornare un’altra volta.
Ne è seguita una colletta per contribuire alla spesa (4,50 euro): qualcuno ha partecipato e si è sottoposto all’esame; qualcun altro ha preferito andare via. “È uno schifo”, si legge nel post, condiviso (come da richiesta dell’autrice) e commentato con sdegno o ironia da tantissima gente. Di seguito il testo completo.
“È uno SCHIFO! Stamattina, dopo aver preso un’ora di permesso da lavoro, mi sono recata all’Asl di Giovinazzo per visita rinnovo patente. Dopo aver compilato moduli e verificato che avessi pagato i bollettini, la dottoressa incaricata per fare la visita comunica a me e agli altri presenti che il monitor per l’esame non si accendeva, probabilmente perché il telecomando aveva le pile scariche. Quindi ci è stato detto (testuali parole) : “O andate a comprare le pile oppure tornate un’altra volta”.
Un signore sulla sessantina accanto a me dice alla dottoressa che sarebbe andato al negozio più vicino anche a piedi, ma solo se gli avessero dato i soldi, altrimenti se ne sarebbe andato. La dottoressa gli risponde che lei non intende rimetterci di tasca sua, che non le interessa e che potevamo andarcene. E certo ero io l’unica fessa con la patente scaduta che non poteva tornare in altri momenti. E quindi prendo le chiavi della macchina e vado al supermercato più vicino a comprare 4 mini-stilo. Torno e trovo altre persone che dovevano fare la visita per la patente e tutti ad aspettare le pile.
Ho informato la dottoressa che le pile mi sono costate 4.50 € e che le usavo solo io per fare l’esame, dopodiché me le sarei riportate. La dottoressa annuisce e ovviamente le altre persone hanno iniziato a lamentarsi. Chi se n’è andato e chi mi ha dato i soldi per contribuire alla spesa. Una vera e propria COLLETTA per comprare le pile per un telecomando che accende un monitor che serve per eseguire esami medici. È uno schifo. Com’è finita? Ho fatto l’esame e con me chi ha contribuito, e dopo aver finito mi sono ripresa le pile. Ribadisco, dopo quanti soldi versiamo per la sanità, dopo che si aspetta mesi per avere una visita, dopo tutti i disguidi, non hanno neanche le pile per eseguire gli esami. SCHIFO.
Ps: Condividete il mio post, per denunciare (l’ho già detto che è uno schifo?), ma anche per avviso! se qualcuno deve fare l’esame per il rinnovo della patente a Giovinazzo, che si porti le pile da casa. Servono 4 mini-stilo”.
Redazione Nurse Times
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