Così la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche. Presenti alla celebrazione anche il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, e il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
“La giornata di oggi ha dimostrato come siano necessari nuovi modelli e un nuovo approccio al sistema salute, al sistema sociosanitario. Non c’è più spazio per ricette semplicistiche, servono risposte univoche ai problemi complessi del sistema salute di questo Paese e dei professionisti che quotidianamente lo vivono”. Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) in occasione della la terza Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socio-assistenziale e del volontariato, celebrata a Roma da tutte le 11 Federazioni dei professionisti sociosanitari unite.
La presidente Fnopi, che all’evento ha parlato a nome di tutte le Federazioni presenti, ha ricordato: “La salute dei cittadini non è e non può essere un problema delle singole professioni ma di un sistema multiprofessionale che richiama a un’analisi e a strumenti di complessità. Noi, come professionisti del sistema, siamo quelli che mettono a terrà le azioni necessarie, tentano di tradurre le linee politiche istituzionali nell’operatività, nei percorsi di presa in cura e di assistenza, di continuità. Oggi, e in questi ultimi anni, lo abbiamo dimostrato”.
“Siete la prima linea dell’aiuto e della vicinanza al dolore e difendete le persone con i valori fondamentali della Scienza – ha detto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, interveenuto alla giornata -. Per voi ogni giorno è emergenza, e noi tutti non possiamo elogiare la vostra opera solo nei momenti rituali, ma dobbiamo impegnarci a valorizzarla ogni giorno”.
Spiegando il senso della giornata, Mangiacavalli ha detto: “La legge n. 155/2021 dedica questa Giornata all’impegno e alla professionalità di chi ha affrontato, e ancora affronta quotidianamente, le sfide che il Sistema sanitario ha posto e pone al nostro Paese. Noi, professionisti sanitari e sociosanitari dedichiamo questa giornata a chi ha sofferto, a chi soffre e a tutte le persone che, con la loro attenzione e partecipazione, hanno aiutato ad arginare la pandemia con comportamenti coscienziosi e virtuosi. Anche nei momenti più difficili siamo rimasti uniti, come lo siamo oggi, e ‘insieme’ è l’avverbio scelto per caratterizzare questo evento, perché riteniamo che sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro sistema salute, e garantire il nostro Servizio sanitario nazionale sia possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico. Così si garantisce il diritto alla salute, che appartiene all’individuo e alla comunità, e richiama il diritto a vivere in un ambiente salubre, e che i professionisti sanitari e sociosanitari, grazie alle proprie competenze, calano nella realtà, rendendo possibile la vita sociale e civile del Paese”.
In apertura della Giornata proprio il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato: “Riconoscere i meriti e l’importanza degli operatori sanitari e sociosanitari vuol dire attivarsi per valorizzare al meglio la loro professionalità, dando risposte concrete a tutte le urgenze oggi più che mai attuali. E questa è una mia priorità. Dobbiamo restituire attrattività al Servizio sanitario nazionale, agire sui vincoli di spesa per il personale per permettere alle Regioni di potenziare gli organici e rafforzare i servizi sanitari e, accanto al giusto riconoscimento sul piano economico, investire anche in termini di formazione e sviluppo delle competenze, sia specialistiche che trasversali, legate a nuovi modelli di organizzazione del lavoro multidisciplinare e integrato per un’assistenza meno incentrata sull’ospedale e con un territorio più forte, mettendo al centro la persona”.
Redazione Nurse Times
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